Ravenna: Boom di auto a gpl e metano, ma con pochi distributori

06/04/2009 - Nicola Ventura

    C’è un gran fermento in provincia attorno al tema del carburante e delle alternative alla benzina. Non potrebbe essere altrimenti in un momento di crisi e in un territorio storicamente sensibile all’utilizzo del metano come carburante per autotrazione.

    Molto, se non quasi tutto, ruota attorno agli ecoincentivi statali che — a parte i 1.500 euro di bonus per la rottamazione, e altri 1.500 euro per l’acquisto di auto ecologiche a metano e gpl — consentono di poter usufruire di 500 euro per il gpl e di 650 euro per il metano per chi vuole trasformare la propria auto da una motorizzazione a benzina verso alimentazioni a basso impatto ambientale, fermo restando che il costo di un impianto a metano o gpl oscilla fra i mille e 1.600 euro. Questa politica ha tuttavia generato un autentico boom a livello nazionale nella vendita di auto a metano (+103 per cento rispetto al mese di marzo 2008) e ancor di più per quelle alimentate a gpl (+324 per cento). Sono state diverse le case produttrici — fra cui Fiat e Citroen — a commercializzare auto con l’impianto a metano di serie.

    A FRONTE di questo boom però i distributori di gpl e metano non sono tantissimi in provincia. È vero, la regione, con 124 impianti di vendita di metano la fa decisamente da padrone, precedendo Veneto (97) e Lombardia (83), ma nel nostro territorio sono solo undici, e in regione siamo al terz’ultimo posto. Nonostante una radicata vocazione legata al metano, infatti solo Rimini (5) e Piacenza (4) sono dotate di un numero minore di pompe di metano. I distributori di gpl sono invece 35. «Aumenta il numero di clienti — racconta Ermenegildo Oriani, titolare del distributore “Ch4 service” sulla via Piratello a Lugo — ma la vendita di metano è diminuita perché la gente viaggi di meno. E poi non c’è più la tendenza a trasformare le auto da benzina a metano. Tira molto di più il gpl: prima di tutto perché l’impianto è decisamente più semplice da montare, e poi perché, a fronte di un risparmio del 15 per cento, lo stesso impianto è molto meno ingombrante rispetto a quello per il metano, e lascia a disposizione più spazio. Il rapporto fra macchine ‘usate’ trasformate a gpl e trasformate a metano è di 40 a una». Anche a Faenza si è notato questo cambio di rotta: «Ormai — dice Giuliano Lolli Ceroni, uno dei titolari del Metanboys sulla via Emilia Ponente — è difficile trovare auto di vecchia generazione con l’impianto a metano. Ora sono tutte nuove. Gli ecoincentivi, e la possibilità di acquistare macchine già dotate dell’impianto, hanno spinto molti a compiere questo passo».

    UNA CLIENTELA di passaggio, anche se i pendolari sono in aumento, è quella che utilizza il distributore Tamoil di Loretta Novelli nell’area di servizio S.Eufemia Ovest sulla A14bis in direzione Ravenna: «In questi ultimi mesi non si sono registrati aumenti significativi nella vendita del metano. L’incremento è stato circoscritto».

    Fonte: http://ilrestodelcarlino.ilsole24ore.com