Rapallo: un distributore di metano per autotrazione nel piano ambiente

03/04/2008 - e2net

    Azioni integrate per rendere più sostenibile e sicura la mobilità, ridurre i flussi di traffico privato e abbattere le emissioni inquinanti di 13.000 tonnellate l’anno di anidride carbonica, favorendo l’uso del trasporto pubblico con parcheggi di interscambio tra auto, bus extraurbani e treni sul territorio, nuove linee veloci di bus, anche autostradali, nuove stazioni di servizio a metano e collegamenti via mare. Sono gli obiettivi del piano del traffico e della mobilità extraurbana della Provincia di Genova, adottato oggi a larghissima maggioranza dal Consiglio dopo l’approvazione all’unanimità di tutte le commissioni consiliari competenti.

    Il voto del Consiglio (con le sole astensioni di Paolo Bianchini e Giovanni Costa di FI e di Renata Oliveri, capogruppo del gruppo Misto) è stato preceduto da un ampio dibattito concluso dal presidente Alessandro Repetto che ha annunciato anche «l’arrivo di cinque nuovi bus a metano per Atp, che si aggiungeranno ai due già in servizio e l’impegno concreto per aprire anche nel Levante, probabilmente a Rapallo, un distributore di metano per autotrazione che finora esistono solo in Valpolcevera e val Bisagno». L’adozione aprirà la fase «di confronto e di partecipazione operativa con tutti i Comuni del territorio – ha detto l’assessore Renata Briano – prima dell’approvazione definitiva del piano da parte del Consiglio Provinciale».

    Il piano della mobilità e della viabilità extraurbana adottato dal Consiglio Provinciale di Genova analizza i flussi della rete di strade provinciali, i punti critici per la sicurezza, gli scenari di sviluppo e gli interventi, dalle rotatorie all’eliminazione di strettoie, ai pannelli a messaggio variabile, per migliorare la mobilità e renderla più sostenibile. Nei punti e nelle tratte più critiche per percentuale e gravità degli incidenti (secondo i dati Istat 2000-2004) la Provincia ha già realizzato nuove rotatorie e per rispondere alle nuove esigenze di mobilità e sviluppo sostenibile del territorio sta realizzando nuove importanti infrastrutture, per oltre 46 milioni di euro: la galleria del Turchino, al via entro il 2008, la variante di Casarza Ligure, che si concluderà entro l’anno, quella di Settembrin in Val Graveglia di cui sono stati consegnati i lavori del secondo lotto e nel 2009 inizierà il terzo, mentre sono in corso gli studi per le varianti di Isorelle sulla provinciale della Vallescrivia e di Manesseno a Sant’Olcese che apriranno i cantieri nel 2011 e nel 2010. Il piano prevede sistemi di interscambio e di integrazione per intercettare il traffico privato lontano dalle grandi aree urbane, proseguendo il viaggio con linee veloci di trasporto locale su gomma o con il treno, e il trasporto pubblico offrirà anche nuove linee dirette di bus «punto-punto» e autostradali. Le aree ottimali individuate dal piano provinciale per i parcheggi di interscambio sono quelle di Arenzano (tra ferrovia e trasporto privato, con 205 posti), dei caselli autostradali di Sestri Levante (37), Chiavari (86), Rapallo (237) e Busalla con 90 posti per gli interscambi tra bus pubblici e trasporto privato, mentre per gli scambi tra ferrovia, autobus e trasporto privato le aree sono a Recco (con 184 posti), Rapallo (149) e Chiavari (125).

    Il piano punta anche alla sostenibilità ambientale, alla riduzione del rumore e delle emissioni inquinanti e all’utilizzo di energia pulita e rinnovabile. La sua attuazione ridurrà infatti, hanno calcolato i tecnici, di 13.000 tonnellate l’anno l’anidride carbonica (-5% rispetto al totale delle emissioni sul territorio), di 140 tonnellate il monossido di carbonio, di 10 tonnellate quelle degli ossidi di azoto e di 5 delle polveri sottili. Gli scenari del piano indicano per il futuro anche reti di distribuzione multicarburante, con nuove stazioni di servizio o modifica di quelle esistenti per rifornire la rete anche di metano, con minori emissioni di gas serra come la Co2, e l’elettrificazione delle banchine del porto di Genova per consentire alle navi di rifornirsi di energia senza dover più tenere accesi, come oggi, i motori durante l’attracco e la Provincia è disponibile a prendere parte al tavolo di concertazione con l’Autorità Portuale e tutti gli enti e istituzioni competenti e a partecipare alla ricerca dei relativi fondi.Fonte: http://www.ilsecoloxix.it