On. Bordo (PD): il 5 per mille delle tasse sulla benzina per costruire distributori a metano e idrogeno

13/07/2008 - e2net

    “Senza un intervento sulla rete di distribuzione del metano e dell’idrogeno saranno vanificati gli sforzi di diversificazione dell’industria automobilistica italiana e penalizzati i consumatori che scelgono carburanti puliti e meno onerosi”. Lo afferma Michele Bordo, deputato del Partito Democratico, che ha presentato la proposta di legge ‘Norme per l’installazione di distributori multienergy di carburante per autotrazione sul territorio italiano’. Per favorire la diversificazione dell’offerta di carburante, l’onorevole Bordo propone (art.2) l’istituzione di “un Fondo alimentato dalla devoluzione dello 0,005% del prelievo fiscale realizzato sulla vendita di carburanti prodotti da fonti fossili”.

    I contributi, regolamentati dal ministero dello Sviluppo, serviranno ad incentivare l’installazione di distributori multienergy – metano e idrogeno – in numero proporzionato alla popolazione: “un distributore ogni 50.000 abitanti entro il primo anno dall’entrata in vigore della presente legge, ed almeno uno ogni 5.000 abitanti entro il quinto anno dall’entrata in vigore della presente legge’. La proposta di legge, infine, prevede anche una norma di tutela ambientale: ‘Le aziende produttrici di idrogeno hanno l’obbligo di produrlo esclusivamente con l’ausilio di energie rinnovabili’ (art.4).

    “Il tema della sostenibilita’ ambientale della mobilita’ urbana e’ ormai in cima alle priorita’ di ogni governo – commenta Michele Bordo – ancor piu’ oggi che il prezzo del petrolio, e dei suoi derivati, continua a salire inarrestabile verso soglie inaccessibili a buona parte anche della popolazione italiana. Lo dimostrano l’impennata delle vendite di auto a doppia alimentazione – benzina e metano o gpl – e i conseguente investimenti crescenti dell’industria automobilistica in questo settore.

    La diffusione dell’utilizzo di carburanti a bassissimo impatto ambientale, il metano, o che di inquinamento non ne producono proprio, l’idrogeno – conclude Bordo – favorirebbe una svolta radicale del funzionamento dell’economia energetica, favorendo la transizione dall’economia del petrolio all’economia dell’idrogeno”.

    Fonte: http://www.montegargano.it