DISTRIBUTORI METANO: tutti i dettagli dell’impianto LCNG di Villafalletto (VIDEO)

13/09/2010 - Nicola Ventura

    L’apertura del nuovo distributore di metano da metano liquido (LNG) a Villafaletto (Cuneo) è sicuramente la novità più importante dell’intera filiera del settore del metano per autotrazione. L’impianto, unico nel suo genere in Italia, è stato realizzato dalla Vanzetti engineering

    di Moretta (Cuneo) che ha riversato nel metano liquido tutto il feedback di conoscenze ed esperienze accumulato nella progettazione e costruzione di pompe e sistemi criogenici.

    Per capire meglio il funzionamento della tecnologia LCNG, ecomotori.net ha incontrato direttamente sull’impianto di distribuzione i tecnici della Vanzetti engineering per conoscere le logiche di funzionamento di questa nuova modalità di rifornimento che differisce radicalmente dalla consueta tecnologia dotata di compressori.

    Nel video Marco Mele – Vanzetti engineering – illustra la fasi che il metano incontra, passando da liquido (-162°) fino ad arrivare allo stato gassoso (a 210Bar) nei serbatoi delle vetture.

    Le fasi sono riassumibili in:

    Fase 1 – Area di travaso dall’autocisterna – Il metano
    Fase 2 – Lo stoccaggio nel serbatoio criogenico
    Fase 3 – La pompa criogenica ad alta pressione
    Fase 4 – Il vaporizzatore atmosferico
    Fase 5 – Il buffer di stoccaggio ad alta pressione e l’erogatore finale

    L’upgrade per il metano liquido (LNG) è un plus estremamente interessante che verrà presto implementato nell’impianto di Villafaletto, questo consentirà di effettuare rifornimento in particolar modo ai mezzi pesanti permettendo anche a questa tipologia di mezzi di iniziare a diffondersi.

    Per l’approvigionamento di metano liquido è stata realizzata una società dedicata (POLARGAS) che, attraverso un parco mezzi con cisterne criogeniche e attraverso un sosfisticato sistema di gestione remota di tutti i parametri dell’impianto, permette anche di inoltrare in automatico l’ordine quando il livello di LNG presente scende al di sotto di una soglia predeterminata.

    I vantaggi di questa tecnologia sono decisamente evidenti e basti pensare alla possibilità di realizzare distributori anche in zone lontane o poco servite dai metanodotti per capire quanto possa diventare determinante per dare un impulso allo sviluppo di un congruo numero di punti di rifornimento ad esempio sulla rete autostradale.

    Una considerazione va fatta anche sulla qualità e sulla quantità del carburante immesso nelle auto.

    La qualità del metano liquido è nettamente superiore a quella del metano compresso arrivando ad un grado di “purezza” del gas non inferiore al 95% e questo per forza di cose porta ad un miglioramento dei consumi dell’auto. Da un nostro primissimo, e sicuramente parziale, test abbiamo riscontrato un miglioramento della resa Km percorsi per Kg di metano di poco inferiore al 9%

    La variabilità della quantità di metano immesso in auto al variare delle stagioni (e quindi della temperatura) è uno dei tipici “problemi” con cui il proprietario di auto a metano deve abituarsi a convivere. In questo caso invece il problema non si pone più potendo contare su una temperatura costante (12/13°) all’erogatore per l’intero arco dell’anno.