Toscana: stop agli incentivi per metano e gpl nel 2010?

15/11/2009 - Nicola Ventura

    La stangata di tre anni fa sul bollo auto, capace di far scappare (eppoi tornare dopo l’aggiustamento) un colosso come l’Arval, è ormai un ricordo. Ma nel 2010 la Regione abolirà qualche sconto: finiranno gli incentivi per gli automobilisti che compreranno un’auto nuova a gpl o a metano.

    Attenzione: solo chi acquisterà nell’ultimo scampolo del 2009, ossia da oggi al 31 dicembre, non pagherà il bollo per i prossimi cinque anni.

    Stesso discorso per chi ha convertito a gas nel 2009 un’auto vecchia. Resterà invece anche l’anno prossimo la riduzione del 10% sul bollo per le auto euro 4 e 5 Gpl e metano. Dal bollo auto, la Regione conta di ricavare 394 milioni. Molto di più verrà dall’Iva (3.977,11 milioni); dall’Irap (2.241, 10 milioni), dall’addizionale Irpef (445,14 milioni) In tutto, dai tributi il bilancio toscano ricaverà 7 miliardi e 477 milioni. Il governatore Claudio Martini, ieri l’altro in Consiglio regionale, ha affermato che la Toscana è la Regione che fa pagare meno tasse, esclusa la Basilicata che può contare su royalties petrolifere. In effetti, sull’Irap, dove all’aliquota base del 3,9% le Regioni possono aggiungere o togliere l’1%, la Toscana ha confermato l’aumento dell’1% (già applicato nel 2009) solo per i settori ricchi: bancario, petrolifero, assicurativo, autostradale e delle intermediazioni immobiliari. C’è però chi continua a osservare che banche, assicurazioni e compagnie varie scaricano quell’1% sui clienti e quindi, alla fine, chi paga è sempre il cittadino consumatore.

    Ma in sintesi, novità e conferme del bilancio di previsione della Regione per l’anno prossimo sono tutte qui. E’ un bilancio di previsione firmato dalla giunta uscente, guidata da Martini, ma che nella seconda metà del 2010 sarà gestito dal nuovo governo. L’ha illustrato ieri l’assessore Giuseppe Bertolucci, partendo dalla cifra totale: 8 miliardi e 890 milioni (più 0,7% rispetto al 2009), destinato per il 75% (6 miliardi e 746 milioni) alla sanità. Confermato il fondo di 5 milioni per chi ha perso il lavoro e non può contare sugli ammortizzatori sociali; confermati i 271 milioni (61 in più rispetto al 2009) destinati ai fondi per la ricerca e per sostenere le imprese che innovano e confermati i 381 milioni (35 in più) per investimenti su sanità, strade e mobilità, tutela dell’ambiente.

    Ma se per Martini e i suoi assessori in uscita questo è un grande sforzo positivo, per l’opposizione di centrodestra è un bilancio che rivela «bugie». Per esempio, si chiede Alberto Magnolfi, capogruppo di Fi-Pdl, «dove sono finiti i 500 milioni che Martini aveva promesso per rifinanziare il pacchetto anticrisi?». E ancora: «Che dire dei provvedimenti per incentivare l’edilizia, varati dal governo Berlusconi, e azzerati da una legge regionale burocratica e tesa a scoraggiare le iniziative? Non basta: l’aspetto più grave è la mancanza di politiche per la ripresa». Anna Maria Celesti (sempre Fi-Pdl) contesta che sia merito della Regione l’arrivo di soldi per il sociale, in particolare per la non autosufficienza. E Marco Carraresi (Udc) conclude: «E’ un bilancio che non dà risposte alle famiglie e alle imprese in crisi.E nemmeno rimborsa gli automobilisti inutilmente tartassati in passato».

    Fonte: http://lanazione.ilsole24ore.com