Stangata per chi inquina – La Ue: “Il limite a 120 g/km”

19/12/2007 - e2net

    Ora è ufficiale: la Ue ha deciso che la riduzione del C02 dovrà essere molto più drastica di quanto previsto. Nel 2012 il limite medio passerà da 160 grammi di C02 per chilometro a 130 che però dovranno diventare 120 con l’ausilio di pneumatici speciali o climatizzatori migliori e ci sarà un sistema di sanzioni per i costruttori che non rispetteranno i tagli.

    Il peso dei veicoli inoltre sarà considerato per stabilire il livello di riduzione richiesto e influenzerà per il 60 per cento la differenza di riduzione. E qui sono scoppiate mille polemiche: il progetto prevedeva infatti di decidere il taglio di C02 con una percentuale variabile dal 30 all’80% di un complicato rapporto fra peso ed emissioni, ma la Ue ha invece stabilito che la riduzione dovrà essere del 60%.

    Ciò significa che il livello di emissione proveniente da automobili più pesanti dovrà essere migliorato in misura proporzionale più di quanto dovranno esserlo le automobili più leggere rispetto ad oggi.

    I produttori potranno produrre automobili con emissioni sopra il limite della curva “soltanto a patto che siano bilanciate da automobili che stanno sotto la curva e che la media resti a 130 g/km”.

    A questa decisione si sono opposti – per motivi diversi – i tre vicepresidenti della commissione: l’italiano Frattini, il tedesco Verheugen e il francese Barrot. Ma ormai la decisione è presa e molte marché dovrannno vedere i propri piani e i propri investimenti perché la data del 2012 in cui entarà in vigore questa normativa non è poi così lontana per chi deve progettare e costruire nuove auto.

    Immediate le reazioni: il ministro dell’Ambiente tedesco, Sigmar Gabriel, ha denunciato la ‘guerra di concorrenza’: ”La proposta dell’Unione europea per ridurre il CO2 – ha denunciato – non ha niente a che vedere con la protezione dell’ambiente, ma si tratta di una guerra di concorrenza contro i costruttori di automobili tedeschi”, ha detto Gabriel all’emittente televisiva Zdf, aggiungendo che ”gli unici a essere favoriti sono i costruttori francesi e italiani”.

    Per capirci, nel rapporto fra peso/inquinamento si crea una curva che più cresce meno sforzi dovranno fare le case automobilistiche i cui modelli inquinano di più a rientrare nella normativa. Viceversa, quanto più la curva tende al piatto meno sforzi dovranno fare le case automobilistiche (come la Fiat e le francesi) i cui modelli complessivamente inquinano meno.

    Allo stato attuale sarebbero quindi favoriti italiani e francesi, specializzati in city car, e penalizzati i tedeschi che hanno in listino quasi esclusivamente supercar e grandi berline.

    Dura, anzi durissime le sanzioni in caso di sforamento rispetto agli obiettivi fissati: 30 euro al grammo nel primo anno, 35 euro nel secondo anno, 60 euro nel terzo e 95 euro nel quarto anno. Si tratta di dati che non sono stati ancor ufficialmente confermati, ma che porterebbero i costruttori automobilistici a pagare multe annuali fino a 13 miliardi di euro. Una cifra altissima che potrebbe fra l’altro far vacillare i bilanci di molte aziende già al limite della sopravvivenza.

    Fonte: http://www.repubblica.it