MTM-BRC: senza incentivi è crisi, cassa integrazione per 300 lavoratori

28/03/2010 - Nicola Ventura

    Firmato l’accordo che garantisce la cassa integrazione ai dipendenti diretti dell’azienda MTM e dal prossimo 30 marzo anche per gli interinali. Quindi, garanzia di quattro mesi di stipendio per i circa 300 lavoratori con posto di lavoro a rischio

    nella realtà livornese della MTM, azienda che installa serbatoi per auto a metano e gpl.

    È un fatto significativo, ha commentato l’assessore al lavoro della Regione Toscana, avere evitato il licenziamento di 300 persone e che l’accordo di oggi riguardi sia i lavoratori a tempo determinato che gli interinali, soggetti più deboli del mercato del lavoro che la Regione Toscana si sta impegnando a tutelare.

    L’assessore, esprimendo soddisfazione per la firma di oggi, ha invitato l’MTM a valutare anche la possibilità di utilizzare il fondo di stabilizzazione dei lavoratori e quello di proroga dei contratti a termine per almeno un anno.

    L’assunzione dei lavoratori in mobilità prevede un contributo regionale pari a 6.000 euro per ogni assunzione con contratto a tempo indeterminato full-time (3.000 per il part time). Questo contributo, inoltre, può essere incrementato del 20% nel caso di assunzione a tempo indeterminato di donne over 45 e uomini over 50. La stabilizzazione dei contratti a termine almeno 4 mesi prima della scadenza e per un anno prevede, invece, un contributo regionale pari ad 4.000 euro per ciascun lavoratore stabilizzato, che anche in questo caso può incrementato del 20% nel caso di stabilizzazione di donne over 45 e uomini over 50. Entrambi questi strumenti, infatti, potrebbero essere efficaci per accompagnare il rilancio dell’azienda.

    Questi i risultati dell’incontro convocato oggi dall’assessore regionale al lavoro con le organizzazioni sindacali dell’azienda MTM Brc di Guasticce, a Livorno, l’assessore al lavoro della Provincia di Livorno, il sindaco di Collesalvetti per prendere in esame la situazione dell’azienda MTM.

    La Regione entra in campo dopo aver appreso l’orientamento del gruppo livornese di interrompere circa 300 rapporti di lavoro acquisiti soprattutto attraverso agenzie di lavoro interinali, vista la decisione del Governo di tagliare tutti gli incentivi per il mercato dell’auto, compresi quelli previsti per la realizzazione di mezzi ecologici. L’MTM, che conta circa 540 dipendenti, di cui buona parte assunta a tempo determinato ed attraverso agenzie di lavoro, installa serbatoi per auto a metano e, dopo un forte sviluppo legato agli eco-incentivi, oggi ha subito una battuta di arresto di fronte alla decisione governo di non prorogarli.

    La Regione ha firmato con l’azienda il ricorso alla cassa integrazione in deroga per i dipendenti in esubero in questa fase, in attesa della ripresa del mercato, all’attivazione di eventuali nuove delle produzioni e per un rafforzamento dell’azienda. Per il prossimo 30 marzo è previsto l’incontro con le aziende somministranti lavoro interinale alla MTM per firmare la cassa integrazione anche per gli altri dipendenti.