Mit: auto più piccole e lente per dimezzare i consumi in 25 anni

08/09/2008 - Nicola Ventura

    Potremmo andare in macchina e allo stesso tempo ridurre tra il 30 e il 50% il consumo di combustibili fossili. Succederà entro il 2035, riducendo la spesa e l’impatto ambientale. Il percorso prevede lo sviluppo su scala mondiale di automobili più piccole, leggere, con motori super-efficienti, carburanti alternativi e motori elettrici. Almeno stando a quanto indica uno studio del Mit di Boston, secondo cui sul lungo periodo benzina e gasolio saranno sempre meno necessari, anche se siamo ben lontani dalla loro sostituzione. Il punto principale non è tecnologico, perlomeno non solo: l’impatto maggiore dovrebbe arrivare da una nuova concezione di veicoli, che metta l’efficienza (di design, dimensioni e prestazioni) prima della ricerca forsennata delle performance. Non solo nuovi motori, auto e carburanti, ma anche «convincere le persone che non è necessario comprare l’auto più grande e più veloce», dice lo studio del Mit coordinato da John B. Heywood, docente di ingegnieria meccanica.

    In realtà stiamo parlando di un percorso già iniziato: i produttori di automobili prestano sempre maggiore attenzione alla produzione di auto concepite per avere una maggiore efficienza. Il lungo report del Mit indica quattro punti chiave per i prossimi decenni:

    1) Nei prossimi quindici anni le auto devono aumentare la loro efficienza nel consumo di carburante e ridurre le loro dimensioni (un’indicazione pensata soprattutto per il mercato americano, dove le auto sono mediamente più grosse, ndr). Verrà prima questo obiettivo delle performance;

    2) Nei prossimi 15-30 anni i produttori devono continuare a sviluppare motori ibridi, auto elettriche e celle a combustibile;

    3) Va bene lo sviluppo di carburanti alternativi, ma il petrolio non verrà certo sostituito, perlomeno non in pochi anni. Quanto ai biocarburanti: gli investimenti devono andare nella direzione di quelli di accertata valenza ambientale, ovvero la seconda generazione (biomasse ligno-cellulosiche);

    4) Il ruolo dei governi, nell’indicare questa via per quanto riguarda le dimensioni dei veicoli e la scelta dei carburanti, sarà decisivo.

    Fonte: www.ilsole24ore.com