Ecopass – Torino: paga di più chi inquina

24/08/2008 - Nicola Ventura

    Il concetto è semplice: «Più inquini e più paghi». Concetto su cui sta lavorando l´assessorato all´Ambiente di Palazzo Civico, guidato da Domenico Mangone, per presentare un progetto di ticket di ingresso in città per chi viene a Torino in auto. Ogni giorno entrano in città circa 300 mila veicoli e l´obiettivo di Mangone è duplice: da una parte ridurre il numero di auto, dall´altra trovare risorse per finanziare il trasporto pubblico e iniziative che riducano lo smog. Il tutto, prezzo per entrare compreso, si baserà sul tipo di cilindrata: quelle più alte pagheranno di più, quelle piccole di meno, fino ad essere esentate. Questa sarà la base del road pricing sotto la Mole, riservato però solo ai residenti fuori dalla città. Un ticket che dovrebbe essere introdotto nell´autunno-inverno del 2009. «Ci sarà un tariffario flessibile – spiega Mangone – Chi ha una vettura con un 2000 di cilindrata è giusto che paghi di più rispetto a chi ha un 1500 e di meno rispetto a un 3000. Non solo. Fino al 1100 o al 1200 è corretto pensare a meccanismi di esenzione, in base anche all´età del mezzo. Fermo restando che non torneremo indietro sui passi già fatti. Chi ha un Euro 0 o un Euro 1 non potrà entrare in città solo perché prende il biglietto. Il divieto rimarrà». Oltre all´ingresso giornaliero, ci saranno formule di abbonamenti mensili e annuali, mentre mezzi a metano, gpl o elettrici potranno circolare liberamente. Non dovranno esporre nessun tipo di bollino e in caso di controllo non rischieranno di beccarsi una multa. Secondo la filosofia del provvedimento dell´assessore Mangone «il road pricing dovrà essere rivolto solo a chi viene da fuori, a chi usa ogni giorno la città, e non ai residenti in Torino, al contrario dell´ecopass milanese». E aggiunge: «Non riesco a comprendere le resistenze espresse dall´assessore provinciale Piras e dal collega regionale De Ruggiero. Il mio non è un provvedimento di viabilità, ma antismog. L´allungamento dell´orario della Ztl oppure la creazione di una nuova area pedonale incidono in maniera minima sui dati delle centraline per le Pm10. Va bene discuterne, ma se si vogliono veramente ridurre le polveri, migliorando la vivibilità della città e la salute dei torinesi, bisogna affrontare la questione di petto. Bisogna preoccuparsi dell´inquinamento in corso Unità d´Italia o in corso Allamano. Polveri che poi ci ritroviamo in ogni angolo della città. Se si riducono, forse, staremo meglio tutti». Mangone vuole andare avanti: «Preparerò il progetto, ne discuterò anche nella riunione fissata per il 10 settembre e sono pronto a confrontarmi con tutti, compresele associazioni di categoria. Anzi. Sono pronto a un´ampia consultazione, magari con un referendum. Con il ticket si riducono i chilometri percorsi dalle auto, l´unico modo per ridurre lo smog. E sono convinto che questa formula di road pricing non servirà solo a Torino, ma a tutta la provincia. Una volta introdotta, saranno molti quelli che rinunceranno all´auto, spostandosi con mezzi alternativi».

    Fonte: http://torino.repubblica.it