Centro Studi Promotor: gli incentivi hanno salvato il mercato nel 2009

11/01/2010 - Nicola Ventura

    In dicembre sono state immatricolate in Italia 165.428 autovetture, con una crescita del 16,73% sullo stesso mese del 2008. E’ un risultato decisamente positivo che avrebbe potuto essere ancora migliore se le giornate lavorative non fossero state tre in meno rispetto a dicembre 2008.

    Anche grazie al recupero del mese scorso, il consuntivo dell’intero 2009 chiude con 2.158.010 immatricolazioni e quindi con un calo sul 2008 contenuto nello 0,17%. Se si considera che il 2009 era iniziato con contrazioni del 33% in gennaio e del 24% in febbraio, il consuntivo chiuso il 31 dicembre è sicuramente positivo.

    E’ del tutto evidente che il grande recupero della seconda metà del 2009 è dovuto essenzialmente agli incentivi alla rottamazione e alle auto ecologiche introdotti il 7 febbraio. Non si può, tuttavia, escludere che nell’ultimo scorcio del 2009 un certo sostegno alla domanda sia venuto anche dal miglioramento del quadro economico.

    Com’è noto, nel terzo trimestre 2009 il prodotto interno lordo italiano ha fatto registrare la prima crescita congiunturale dopo cinque cali consecutivi ed, inoltre, il clima di fiducia dei consumatori e delle imprese manifatturiere è in forte recupero. A ciò si aggiunge che è assai probabile che una crescita del prodotto interno lordo vi sia stata anche nel quarto trimestre 2009, come dovrebbe emergere dalla prima stima ufficiale che verrà diffusa dall’Istat il 12 febbraio prossimo.

    L’effetto incentivi è stato comunque assolutamente prevalente ed ha fortemente modificato la struttura del mercato che vede in crescita le immatricolazioni a privati, quelle delle vetture più piccole (segmenti A e B) e quelle delle auto a metano e a gpl, mentre fortemente penalizzate sono le immatricolazioni di auto aziendali, quelle di vetture di classe media e alta e quelle delle versioni alimentate a benzina e gasolio.

    Al di là delle modificazioni che il quadro congiunturale ha determinato nella domanda, è comunque certo che la crisi economica non ha inciso negativamente sul forte interesse del pubblico per l’automobile, com’è emerso anche dall’affluenza di visitatori all’ultimo Motor Show di Bologna (460.158 presenze in cinque giorni).

    Per quanto riguarda il 2010, l’anno comincia con un consistente portafoglio ordini di auto incentivate che possono essere immatricolate fino al 31 marzo beneficiando degli incentivi 2009. Il recupero dell’economia, ammesso che trovi conferma, non pare tuttavia sufficiente per mantenere le immatricolazioni sui livelli raggiunti nel 2009. Occorre quindi che vengano rinnovati gli incentivi.

    Com’è noto, il Governo ha già dichiarato la sua disponibilità a provvedere con un apposito decreto che dovrebbe essere emanato a breve. E’ stata, tuttavia, prospettata la possibilità di un’uscita morbida dagli incentivi da attuarsi attraverso una riduzione dei bonus. In relazione a questa ipotesi va sottolineato che se i nuovi incentivi non saranno comunque significativi il loro effetto potrebbe essere vanificato da una forte caduta dell’interesse da parte dei consumatori.

    Lo Stato finirebbe, così, per spendere risorse per riconoscere bonus a chi acquisterebbe comunque un’automobile e non vi sarebbe, quindi, alcun apporto aggiuntivo alla domanda. Qualora questo pericolo venga scongiurato, la prospettiva più probabile è che nel 2010 il mercato si attesti su un volume di 2.160.000 unità. Secondo il Centro Studi Promotor in mancanza di nuovi incentivi nel 2010 le immatricolazioni potrebbero, invece, scendere a 1.750.000 unità con un calo sul 2009 dell’ordine del 20%.