Assogasmetano: ok gli incentivi alle elettriche ma perchè non anche alle auto a metano?

17/08/2011 - Nicola Ventura

    Assogasmetano in seguito al recente disegno di Legge che prevede l’introduzione di incentivi per le auto elettriche ha espresso una serie di perplessità sul tema incentivi con la speranza che possano essere uno spunto di riflessione per i nostri politici

    ; noi le abbiamo raccolte e ve le proponiamo.

    Le commissioni Trasporti e Attività produttive della Camera il 26/07 scorso hanno adottato un testo unificato di Disegno di Legge per promuovere le auto elettriche che attualmente rappresentano circa lo 0,2 % del circolante. Sono previsti incentivi a scalare a partire dal 2011 (€ 5.000) al 2015 (€ 1.000) per l’acquisto di veicoli dedicati, oltre ad un piano per la realizzazione di una rete di rifornimento, attraverso accordi di programma con regioni, enti locali e le imprese costruttrici di veicoli.

    Sicuramente una buona decisione che può contribuire a migliorare la qualità dell’aria nei centri urbani, ma che pone anche qualche domanda.

    Il disegno di legge così titola: “Disposizioni a favore dello sviluppo della mobilità mediante veicoli che non producono emissioni di anidride carbonica”.

    Vero? Si, ma solo se l’energia elettrica per le auto venisse prodotta esclusivamente con il sole e il vento.

    E l’anidride carbonica che viene emessa bruciando combustibili fossili per produrre l’energia per far funzionare le auto elettriche, non la consideriamo? E le problematiche ambientali per produrre e smaltire le batterie, non le consideriamo?

    E poi, non è che con l’incentivazione dei veicoli elettrici, allo stato totalmente di produzione estera, si faccia danno all’industria automobilistica nazionale, che già vive una situazione di mercato difficile?

    Infatti i modelli attualmente in vendita sono Citroen, Mitsubishi, Peugeot, Nissan, Renault, Smart e fra poco Opel. A questo proposito, vista la volontà politica di dare rinnovato impulso alla mobilità “pulita”, perché non prevedere allora anche una nuova tornata di incentivi per i veicoli a metano?

    Fra l’altro, considerando la filiera delle emissioni in termini di CO2, questi hanno gli stessi vantaggi dei veicoli elettrici, sono per l’80 % di produzione nazionale e comunque non scontenterebbero le case estere che già hanno in produzione veicoli alimentati con questo carburante.

    Da quando sono cessati gli incentivi (dicembre 2009) la vendita dei veicoli a metano è diminuita dell’82 % nel 2010 (rispetto al 2009) e di un ulteriore 64 % nei primi sei mesi del 2011 (rispetto al 2010). Qualcuno potrebbe strumentalmente obiettare che il calo delle vendite di veicoli a metano non dipende dall’assenza di incentivi, ma dalla scarsità della rete distributiva. Non può essere questa la causa. Infatti la rete distributiva per l’erogazione del metano negli anni di consistenti vendite di veicoli (2008 e 2009) era inferiore del 25 % rispetto a quella attuale.