Oil&nonoil a Modena: la giornata dedicata al Metano

14/05/2012 - erikab

    La giornata sul metano di Oil&nonoil, la fiera specializzata dedicata alla grande filiera della distribuzione del carburante ed alle attività ad essa collegate, è stata aperta dall’intervento di Alfredo Zaino, direttore responsabile Metano & Motori: “Con questa giornata termina un lungo percorso nel quale si è presa coscienza di una proposta di ammodernamento che il metano può offrire. Le società moderne pongono una richiesta sempre più pressanti di sviluppo e la mobilità è uno di questi aspetti, e non il meno importante. Il ruolo del metano fondamentale con la presa di coscienza che la mobilità ha due grossi problemi: l’insicurezza energetica per la dipendenza quasi totale dal petrolio e l’inquinamento atmosferico”.

    Sono seguiti poi altri importanti interventi sulle tematiche legate al metano. E’ stato poi il turno di Davide Tabarelli, Presidente Nomisma Energia: “Parliamo di mobilità alternativa al petrolio, il metano è molto della nostra storia energetica passata e presente. Proprio qui a Modena siamo al centro della Motor Valley italiana, dove nasce la volontà di sfruttare forme di mobilità alternative. Il metano fa parte della sofisticazione della mobilità. Quello della CO2 è un problema globale e cresce la domanda di energia nel mondo. Cosa spinge la domanda di energia? La Mobilità (bisogno primario dell’uomo) e l’Elettricità. L’urgenza è quella di decarbonizzare, nei trasporti per il petrolio. 1994-2010: in Italia aumenta l’utilizzo dell’auto. Anche per il trasporto merci, come per quello privato, si predilige l’utilizzo del camion, che è più “libero”. Motorizzazione: Italia seconda solo agli USA. Gas per auto dal 1970 al 2035 con previsioni di crescita. Nuovo decollo che speriamo prosegua. Fondamentale la rete di distribuzione. Primo paese fra quelli industrializzati per parco auto: una volta eravamo i primi ora Pakistan, Iran Argentina, Brasile, India..e poi Italia”. Tabarelli ha insistito sulla domanda di energia dominata da petrolio e gas e ha affrontato anche il problema legat ai costi: tutti i combustibili sono esplosi nei costi. Trasferirsi sul gas fanno sì che i prezzi del petrolio possano salire. Le tassazioni in Italia sono da record. Sul mercato del gas: “Necessità di fare più strutture. In USA un mercato spot da circa 50 anni. Bisogna spingere per fare più produzione di gas nel nostro paese. Estrarre il gas costa pochissimo, ma bisogna trovarlo prime”

    Gli effetti dell’inquinamento sulla salute, intervento di Romeo Danielis dell’Università degli Studi di Trieste: “Il traffico è una sorgente di inquinante e i rischi per la saluta umana ci sono: lo vediamo dalle indagini epidemiologiche. Ci sono effetti a breve e a lungo periodo: noi siamo esposti per la maggiore a basse concentrazioni in periodi prolungati. Per studiare gli effetti è necessario però un lungo studio. La ricerca sta andando avanti: i costi si possono stimare in tanti modi, con margini di incertezza. Contiamo siano importanti per decisioni pubbliche e private”.

    Importante l’intervento del senatore Francesco Ferrante, ex direttore di Legambiente: “Sono sempre stato un fan del gas metano, anche nel settore dei trasporti. Per un motivo ambientale e per la convenienza economica. Per un Paese come l’Italia è conveniente dare adeguato spazio al gas. Potremmo sfruttare i prossimi anni per diversificare il modo in cui si spostiamo. Avere più veicoli a metano (non unica forma alternativa al gasolio e alla benzina) porterebbe dare dei vantaggi. Quello di cui disponiamo maggiormente è una penetrazione sempre maggiore del metano. Sono molte le cose che deve fare il Governo. Punto essenziale: fare in modo che la rete si completi. Prossimi mesi, partita importante perché c’è la forza delle cose per portare avanti questo progetto”.