Inaugurato l’impianto LNG a marchio BLU a San Maurizio Canavese (TO)

23/05/2019 - Nicola Ventura

Cresce la rete di stazioni LNG in Piemonte, con l’inaugurazione del nuovo punto rifornimento a San Maurizio Canavese, a pochi chilometri da Torino. Scania, costantemente impegnata nel guidare il cambiamento verso un trasporto sostenibile, ha affiancato Rete Spa in occasione della cerimonia di inaugurazione del nuovo impianto, situato in un punto strategico per la mobilità dei mezzi pesanti nel nord ovest.

Rete spa, società con sede a Torino e attiva dal 1986 nel settore petrolifero piemontese ed italiano, vanta un network di oltre 60 stazioni di servizio estese in gran parte delle provincie del Piemonte: Torino, Novara, Verbania, Biella e Vercelli oltre a due aree autostradali, Gran Bosco Est e Ovest, sulla A-32 Torino-Bardonecchia. La forte e continua attenzione all’ambiente e la sua propensione all’innovazione e a sperimentare nuove soluzioni per una mobilità ecosostenibile, hanno portato la società a sviluppare un progetto dedicato e con un proprio marchio: BLU.

BLU è una business unit di RETE nella quale convergono tutte le attività legate allo sviluppo di carburanti alternativi con particolare riferimento al metano liquido e al biometano. Dopo l’apertura della stazione LNG di Poirino nel lontano 2012 e quella di Beinasco nel 2018, il programma di sviluppo di BLU si consolida con l’apertura della nuova stazione LNG a San Maurizio Canavese, nei pressi dei Torino. Un punto strategico per l’approvvigionamento dei mezzi pesanti che gravitano nel nord-ovest d’Italia. “Con questo progetto guardiamo al futuro, promuovendo i valori dell’innovazione tecnologica e dell’ecosostenibilità. L’obiettivo del progetto «BLU» è quello di promuovere nuovi combustibili, basati sull’innovazione tecnologica e sullo sviluppo di forme di mobilità alternative ed ecosostenibili. BLU sta lavorando per avere una filiera realmente virtuosa, il target che si pone è di poter rifornire i mezzi sulle sue stazioni con biometano prodotto direttamente o in partnership”, queste le parole di Teseo Bastia, Amministratore Delegato di Rete SPA.

Nel corso della cerimonia di inaugurazione, oltre a Teseo Bastia, Amministratore Delegato di Rete Spa, sono intervenute le istituzioni locali, Franco Fenoglio, Presidente e Amministratore Delegato di Italscania, Licia Balboni, Presidente di Federmetano e Lorenzo Maggioni, Responsabile Ricerca e Sviluppo del Consorzio Italiano Biogas. Presenti inoltre numerose aziende di trasporto del territorio del territorio.

La cerimonia di inaugurazione della stazione di rifornimento è stata inoltre l’occasione per consegnare 10 veicoli LNG a Convoy Sped Italia S.r.l., azienda con sede a Ciriè in provincia di Torino, che ha scelto Scania e la concessionaria Scania Piemonte per rinnovare la propria flotta grazie a veicoli estremamente all’avanguardia dal punto di vista della sostenibilità.

I veicoli a LNG consegnati a Convoy Sped Italia S.r.l., dotati di motore a metano da 13 litri, con una coppia di 2000 Nm e 410 CV, sono pensati per le missioni a lunga distanza, grazie ad un’autonomia fino a 1.100 km e a prestazioni paragonabili ad un motore a diesel di pari potenza. Infatti, grazie al nuovo Opticruise di quinta generazione, offrono cambi marcia rapidi e fluidi garantendo eccellenti livelli di guidabilità, erogazione di coppia e comfort. Sul fronte della sostenibilità, assicurano una riduzione delle emissioni di CO2 fino al 15% con l’utilizzo di metano di origine fossile, mentre con il biometano può garantire una riduzione fino al 90%.

Nel corso dell’evento è stata inoltre messa in evidenza C.T.F. consorzio trasportatori frigoristi, azienda di Nogarole Rocca che ha scelto Scania e i veicoli LNG per proseguire nel proprio percorso di crescita nel segno della sostenibilità.

“I veicoli a metano rappresentano attualmente una soluzione estremamente interessante per il mercato italiano, sia alla luce della riduzione di CO2, che dell’autonomia garantita e delle prestazioni paragonabili a quelle offerte dai motori a diesel. Sono sempre di più le aziende di trasporto che scelgono questo tipo di mezzi e che hanno compreso la necessità di investire in soluzioni di trasporto sostenibili, sia dal punto di vista economico che ambientale”, ha evidenziato Franco Fenoglio, Presidente e Amministratore Delegato di Italscania. “È quindi di fondamentale importanza garantire lo sviluppo della rete infrastrutturale in punti strategici come quello individuato da Rete Spa, così da assicurare una continua diffusione di queste soluzioni di trasporto, rispettose dell’ambiente”.

“Oggi l’unica soluzione concreta per un trasporto sostenibile di merci e persone è rappresentata dall’utilizzo del gas naturale. Sia esso metano compresso (CNG) ancor di più metano liquefatto, LNG, oppure biometano la nuova declinazione per una mobilità a CO2 negativa”, ha evidenziato Licia Balboni, Presidente di Federmetano. “È incredibile pensare come dagli scarti agricoli e zootecnici e dalla Forsu possiamo ottenere l’energia per muoverci. Si tratta di una vera e propria rivoluzione che vede 2000 mezzi circolanti a LNG, con un incremento dell’immatricolato del 130% dal 2018 al 2019 e con una rete decuplicata dal 2015 ad oggi, con ben 45 punti vendita attivi e altri 28 in progetto. L’unico limite è rappresentato dall’approvvigionamento sul suolo italiano, limite che verrà presto superato dall’apertura del primo hub Lng small scale di Ravenna a inizio 2021. Certamente la zona di Torino e il Piemonte in generale oggi hanno un vantaggio competitivo nel reperimento della materia prima che proviene principalmente da Marsiglia e Barcellona. Ci auguriamo comunque che la rete possa omogeneamente svilupparsi anche al centro e sud Italia, esempi di impianti virtuosi li abbiamo a Salerno e a Brindisi”.

“Finalmente in Italia stanno partendo i primi progetti che, tra pochi mesi, porteranno alla produzione di biometano liquefatto a partire da sottoprodotti agricoli”, ha sottolineato Lorenzo Maggioni, Responsabile Ricerca e Sviluppo del Consorzio Italiano Biogas. “I soci del Consorzio Italiano Biogas, usando il modello del “Biogasfattobene”, potranno in questo modo avere un ruolo importante ed attivo nella lotta al cambiamento climatico. Secondo le nostre stime, entro il 2022 riusciremo a produrre almeno mezzo miliardo di metri cubi all’anno di biometano avanzato, sia in forma gassosa che liquefatta”.