Un vettore riciclabile per l’idrogeno

11/09/2009 - Nicola Ventura

    Un nuovo metodo per “riciclare” materiali contenenti idrogeno potrebbe aprire la strada allo sfruttamento commerciale di questo tanto atteso vettore energetico per l’alimentazione dei veicoli. La notizia è data in un articolo apparso sulla rivista “Angewandte Chemie”

    , un gruppo di ricercatori dei Los Alamos National Laboratory e dell’Università dell’Alabama all’interno del Chemical Hydrogen Storage Center of Excellence del Department of Energy degli Stati Uniti.

    Per superare alcuni dei problemi legati alla densità di energia dei comuni metodi d’immagazzinamento dell’idrogeno puro, la ricerca si è focalizzata su una classe di materiali noti come idruri metallici, considerati una sorta di “serbatoi di combustibile chimico” in virtù della loro capacità d’immagazzinamento dell’idrogeno.

    L’ammonio borano è un esempio di idruro chimico poiché la sua capacità d’immagazzinamento si approssima a un incredibile valore del 20 per cento in peso. Il suo inconveniente principale, tuttavia, è dato dalla mancanza di metodi efficienti dal punto di vista energetico per reintrodurre l’idrogeno nel combustibile esausto una volta che sia stato rilasciato.

    Lavorando a questo problema, i ricercatori di Los Alamos e dell’Università dell’Alabama hanno scoperto che una particolare forma di combustibile deidrogenato, denominato  poliborazilene, potrebbe essere riciclato con un modesto dispendio di energia. Tale circostanza potrebbe consentire di compiere significativi passi nell’utilizzazione dell’ammonio borano come possibile vettore energetico nel campo del trasporti.

    “Questa ricerca rappresenta un successo nel campo dell’immagazzinamento dell’idrogeno e potrebbe avere applicazioni significative”, ha spiegato Gene Peterson, direttore della divisione di chimica di Los Alamos.

    Fonte: http://lescienze.espresso.repubblica.it