Stoccaggio di idrogeno: trovato nuovo catalizzatore

03/10/2009 - Nicola Ventura

    Il professore Daniel Nocera del MIT di Boston ha lavorato in questi anni su un catalizzatore in grado di dividere le molecole dell’acqua che possono essere utilizzate per immagazzinare energia. Nocera ha fondato una compagnia chiamata Sun Catalytix

    par dare concretezza ai suoi progetti che vedono nella generazione di energia a basso costo la soluzione al problema energetico globale. La Sun Catalytix sta lavorando su un sistema avanzato che utilizzerà pannelli solari economici per la produzione di idrogeno. Questo idrogeno sarà poi immagazzinato e utilizzato per produrre elettricità tramite una cella a combustibile.

    Il sistema di Nocera

    La star della tecnologia sviluppata dalla Sun Catalytix è il catalizzatore fosfato di cobalto. Nocera ha scoperto come il fosfato di cobalto sia più efficiente nel dividere l’acqua in idrogeno e ossigeno che altri catalizzatori. Questo catalizzatore funziona a temperatura ambiente e con una vasta gamma di qualità d’acqua. In realtà esistono molti “elettrolizzatori” commerciali sul mercato per la divisione dell’acqua, ma sono costosi e hanno bisogno di molta energia per funzionare. Nocera ha testato uno elettrolizzatore, costruito intorno al fosfato di cobalto che può essere prodotto con PVC a basso costo. Il nocciolo della questione è quello di sfruttare i pannelli solari per alimentare l’elettrolizzatore per produrre idrogeno.

    Tre litri per un giorno

    Secondo Nocera tre litri di acqua al giorno potrebbero alimentare una casa o un auto a celle a combustibile. Se si considera il caso dei paesi in via di sviluppo, dove le persone non hanno molta energia, tre litri d’acqua potrebbero fare la differenza. “La soluzione per il futuro, supponendo che i paesi industrializzati facciano la cosa giusta (e usino l’energia in modo efficiente), sta tutta nei paesi in via di sviluppo che non hanno capacità economica. E qui la sfida”.

    Sul mercato tra dieci anni

    I ricercatori stanno attualmente cercando di minimizzare le dimensioni dei sistemi su vasta scala come è successo precedentemente con l’evoluzione dei computer. Per la commercializzazione di questo prodotto a livello di consumatori finali bisogna aspettare altri otto o dieci anni. Almeno fino a quando lo stoccaggio di idrogeno, i pannelli solari e le celle a combustibile risulteranno più convenienti.

    Fonte: http://www.casaeclima.com