Cadillac Provoq Concept

09/01/2008 - e2net

    Ricordate i concept ibridi di General Motors Chevrolet Volt e Opel Flextreme? Erano basati sulla tecnologia E-Flex, un piattaforma comune a tutte le ricerche del colosso automobilistico americano nel campo delle energie alternative.
    Questa volta al North American Auto Show di Detroit a rappresentare l’impegno di GM nei confronti delle energie rinnovabili sarà un altro Marchio, con la Cadillac Provoq Concept, un crossover lungo 4,57 metri e dotato di quattro ruote motrici, equipaggiato con la variante a celle di combustibile della piattaforma E-Flex che promette emissioni zero con una autonomia di 450 km per carica di idrogeno e 32 km in modalità completamente elettrica.

    L’architettura del sistema è basata su una coppia di serbatoi di idrogeno da 6 kg, sistemati sotto il piano di carico posteriore, che alimentano le celle di combustibile alloggiate sotto il cofano, mentre una batteria agli ioni di litio da 9 kW, posizionata al centro dello chassis, fornisce una ulteriore potenza di 60 kW. L’idrogeno alimenta il motore fuel cell che lo trasforma in elettricità con potenza fino a 88 kW e muove le ruote attraverso un motore elettrico dedicato all’asse anteriore e ad altri due motori individuali situati ciascuno sui mozzi delle ruote posteriori.

    In questo modo la Cadillac Provoq accelera da 0 a 100 Km/h in 8,5 secondi e raggiunge una velocità massima di 160 Km/h. Inoltre per risparmiare energia un pannello solare alloggiato sul tetto alimenta i numerosi dispositivi elettronici di bordo (luci, sistema audio, computer di bordo, Bluetooth, etc.) mentre l’aerodinamica è stata ottimizzata con un fondo rivestito e una griglia frontale dal funzionamento futuristico: alle alte velocità le feritoie si chiudono per ottimizzare i flussi d’aria, mentre a quelle basse si aprono per raffreddare il motore.

    Difficile dire se e quando la Cadillac Provoq entrerà in produzione, ma molti Costruttori si sono dati il 2010 come scadenza per questo tipo di vetture, quindi dovremo aspettare almeno il prossimo decennio per vederne una per strada. 

    Fonte: www.omniauto.it