Nel 2012 Volvo introdurrà gli ibridi plug-in

02/10/2009 - Nicola Ventura

    Già a partire dal 2012 Volvo introdurrà sul mercato un ibrido plug-in di serie. L’energia elettrica pura prodotta dalla batteria sarà sufficiente al trasporto quotidiano del 75 percento dei guidatori europei.

    Per distanze maggiori, entrerà automaticamente in funzione un efficiente motore diesel ibrido. La distanza percorribile così combinata sarà di circa 1200 chilometri. Le emissioni di anidride carbonica avranno una media di 49 grammi per chilometro, con un consumo di carburante pari a 1,9 litri ogni 100 km.

    Volvo è convinta che nel futuro i clienti continueranno a desiderare macchine sicure e confortevoli con buone caratteristiche di guida e ampie capacità di carico, indipendentemente dall’alimentazione elettrica o a carburante.

    Gli ibridi plug-in rappresentano un tipo di auto affascinante che offre all’utente il meglio delle trasmissioni elettriche e tradizionali: consumo di carburante estremamente basso come i livelli di CO2, insieme a lunghe distanze percorribili e prestazioni elevate.

    “La nuova Volvo plug-in sarà una macchina davvero unica da guidare e offrirà elevati standard di sicurezza e comfort in linea con la consuetudine di Volvo. Allo stesso tempo, i livelli di CO2 e il consumo di carburante saranno pari alla metà di quanto offre oggi il mercato” dice Stephen Odell, Presidente e CEO di Volvo Car Corporation.

    Vantaggi del veicolo ibrido plug-in Volvo:

    Consumo carburante, spese di manutenzione ed emissioni di CO2 molto bassi
    La macchina è una “normale” Volvo provvista di tutte le consuete caratteristiche
    Si ricarica comodamente a casa con una normale presa a muro
    È una macchina unica da guidare ed offre prestazioni elevate

    Alimentazione elettrica con livelli di CO2 vicini allo zero

    L’energia elettrica è particolarmente adatta come carburante per macchine. Il motore elettrico ha una potenza nominale ad alto rendimento e consuma circa un quinto di energia rispetto allo stesso motore a carburante fossile. Le auto ibride plug-in di Volvo saranno alimentate da un efficiente motore elettrico alimentato da una batteria a ioni di litio. Inoltre, elettricità aggiuntiva viene generata ogni volta che la macchina frena.

    La batteria si ricarica comodamente a casa con una normale presa a muro. L’energia elettrica impiegata come carburante è molto meno cara rispetto alla benzina o al diesel e comporta costi di manutenzione inferiori. La batteria impiega circa cinque ore per ricaricarsi.

    La distanza percorribile sarà di circa 1200 chilometri, proprio come una macchina diesel tradizionale. Si potranno percorrere 50 chilometri sfruttando l’energia elettrica pura e utilizzando la batteria le emissioni del tubo di scarico saranno praticamente nulle. Se la batteria viene ricaricata con elettricità derivante da fonti rinnovabili, l’emissione netta di CO2 sarà vicina allo zero e anche il ciclo di vita sarà più lungo. I rivenditori Volvo offriranno ai clienti che acquistano un ibrido plug-in, un contratto per la fornitura di energia rinnovabile. Questo contratto è stato ideato in collaborazione con Vattenfall, il fornitore svedese di energia elettrica, partner di Volvo nel progetto dei veicoli ibridi plug-in.

    Efficienti motori diesel in aggiunta

    Oltre al motore elettrico, sotto il cofano verranno installati anche efficienti motori diesel Volvo. Questi verranno ottimizzati per funzionare con carburante sintetico rinnovabile e risponderanno ai nuovi rigorosi requisiti per le emissioni di scarico.

    Il motore diesel può essere avviato separatamente o in combinazione con quello elettrico per un’alimentazione e un uso dell’energia ottimali. Ad esempio, il motore diesel è in grado di coadiuvare o sostituire l’alimentazione elettrica ad alte velocità o quando la carica della batteria è ridotta, mentre il motore elettrico può offrire una coppia ulteriore ai bassi regimi. La possibilità di combinare queste due fonti di alimentazione permette di offrire elevate prestazioni e un uso senza problemi per il proprietario.

    La maggior parte delle percorrenze sono brevi, essenzialmente da e verso il luogo di lavoro. Ciò significa che il nuovo ibrido plug-in di Volvo soddisferà le esigenze di trasporto di moltissime persone. Per distanze più lunghe, il motore diesel si avvierà automaticamente garantendo le stesse caratteristiche e percorrenze di una normale vettura a gasolio.

    In conformità al certificato di ciclo di guida standard europeo NEDC, le emissioni di CO2 dell’ibrido plug-in di Volvo saranno inferiori ai 50 grammi/chilometro. Le macchine con emissioni al di sotto dei 50 grammi di CO2/chilometro otterranno probabilmente i migliori incentivi in molti Paesi europei. Oltre agli sgravi contributivi, questi Paesi applicheranno uno sconto di circa 5000 Euro sul prezzo d’acquisto, una mossa che si spera diventerà la normalità anche nel resto dell’Europa.

    “Stiamo focalizzando tutta la nostra attenzione sugli ibridi plug-in per soddisfare l’esigenza di contenute emissioni di CO2 e per offrire un trasporto su strada sostenibile. Naturalmente ci aspettiamo che le Autorità competenti in materia metteranno a disposizione dei contributi per incoraggiare lo sviluppo e accelerare la creazione di un mercato per questo tipo di auto”, afferma Stephen Odell.

    La capacità di energia elettrica attuale soddisfa ogni esigenza

    Gli ibridi plug-in consumano meno elettricità di quanto la gente creda. Infatti, una sola centrale eolica di medie dimensioni può produrre elettricità rinnovabile tale da coprire il consumo annuale di 1000-2000 ibridi plug-in con un uso normale. Persino un elevato numero di ibridi plug-in sulle strade potrebbe essere contemplato nell’ambito dell’attuale capacità della rete elettrica. Se il 15 percento delle auto europee fosse rappresentato da ibridi plug-in, ciò significherebbe che il fabbisogno di elettricità totale aumenterebbe soltanto dall’1 al 3 percento.

    Attraverso semplici accortezze per il risparmio di energia domestica, ad esempio spegnendo il PC e la TV durante la notte e utilizzando lampadine a basso consumo energetico, il fabbisogno totale di energia potrebbe probabilmente essere mantenuto ai livelli attuali. In prospettiva, le migliorie a livello di efficienza energetica apportate da Volvo Cars nei propri stabilimenti di Ghent e Göteborg negli ultimi quattro anni, corrispondono al consumo annuale di elettricità di 15.000 macchine ibride plug-in.

    Ibridi plug-in: il potenziale del mercato

    Il prezzo d’acquisto di un veicolo ibrido plug-in dovrebbe essere sostanzialmente più elevato rispetto ad una normale macchina diesel in quanto le batterie costano ancora molto. I costi del carburante su un sistema ad alimentazione elettrica saranno circa un terzo paragonati a un diesel e ciò in parte ripaga del prezzo d’acquisto più elevato, anche se non completamente.

    Volvo Cars afferma che nel 2012 gli ibridi plug-in saranno alla portata di alcune categorie di clienti e che gradualmente saranno in grado di attrarre un pubblico sempre più vasto, man mano che il costo delle batterie e le prestazioni miglioreranno.

    Sviluppo tecnologico a fasi alterne

    Per ora, Volvo Cars sta rinviando i propri piani per produrre quello che è noto come veicolo interamente ibrido con motore diesel.

    La strategia che Volvo impiega per avviare la produzione di macchine plug-in di serie già dal 2012, si basa sull’uso di piattaforme già esistenti e collaudate per i componenti principali quali la carrozzeria e il motore. Invece di attendere l’uscita di una nuova generazione di modelli di auto, l’azienda guadagna tempo utilizzando soluzioni innovative per poter sistemare la batteria e il motore elettrico accanto ad una trasmissione tradizionale. In tal modo, la nuova tecnologia sarà disponibile per gli acquirenti molto prima di quanto previsto.

    Ibridi plug-in: il risultato di una cooperazione industriale

    Nel gennaio del 2007, Volvo Cars e il fornitore di energia elettrica Vattenfall hanno lanciato un progetto comune allo scopo di testare e sviluppare una tecnologia plug-in. Da questa iniziativa internazionale è nata una nuova azienda, la V2 Plug-in-Hybrid Vehicle Partnership.

    La creazione di questa società mista con Vattenfall pone basi completamente nuove per lo sviluppo di una tecnologia verde di nuova generazione in modo altamente efficiente. Lavorare in partnership è qualcosa che l’azienda considera un’esigenza fondamentale per andare verso un futuro sostenibile.