Honda FCX Clarity

22/12/2007 - e2net

    La Honda FCX Clarity mostrata a novembre al Salone di Los Angeles, rappresenta un significativo avanzamento per la tecnologia fuel-cell.

    La FCX usa le celle V Flow Stack, in combinazione con una nuova batteria agli ioni di litio molto compatta. Le nuove fuel-cell sono più piccole e più potenti di quelle della precedente generazione, risalente al 2003 (densità di potenza per volume +50%; densità di potenza per massa +67%) ed enormemente più efficienti di quelle del 1999.

    Nelle due precedenti generazioni, l’idrogeno e l’aria fluivano all’interno delle fuel-cell in senso orizzontale, mentre ora il flusso è verticale, un cambiamento che consente di sfruttare la forza di gravità per meglio asciugare l’acqua che risulta dal processo chimico. I risultati principali sono una produzione di energia più costante e la possibilità di adottare dei condotti di flusso più sottili del 17%.

    Altro dettaglio che gioca un ruolo molto importante nell’efficienza del motore sono i condotti sinusoidali nei quali fluiscono l’acqua e l’idrogeno, l’apporto dei quali è decisamente migliorato. Benefici simili quelli ottenuti per il raffreddamento (le cui piccole tubazioni, perpendicolari alle precedenti sono allo stesso modo ondulate) e per il risparmio di spazio. L’unità propulsiva, oltre che risultare più compatta, è assemblata con un minor numero di pezzi, così che anche l’eventuale manutenzione è resa più semplice.

    L’asciugamento più rapido dell’acqua risultante dalla reazione, consente di avviare il motore anche in condizioni estreme, e di ottenere un’erogazione migliore anche subito dopo l’avviamento. Il tempo necessario per disporre del 50% della potenza totale, con un avviamento a -20° è solamente un quarto di quello richiesto in precedenza. La nuova unità a celle si può avviare anche a -30°.

    L’inedita disposizione coassiale di unità propulsiva e cambio, ha inoltre consentito un risparmio di 162 mm di lunghezza rispetto all’interasse della FCX del 2005.

    La fonte ausiliaria di potenza, costituita dalle batterie agli ioni di litio, è “dimagrita” in due anni del 40% e si è ridotta del 50% nelle dimensioni totali, erogando al contempo una potenza maggiore. In virtù dei minori ingombri, la batteria è stata sistemata al di sotto del sedile posteriore, in una posizione che lascia tutto lo spazio ai passeggeri ed al bagagliaio.

    L’accumulatore ricicla il 57% dell’energia dissipata in frenata facendo segnare anche in questo campo un significativo progresso rispetto alla FCX (+11%).

    Laddove la Honda FCX aveva due serbatoi separati per l’idrogeno, la Clarity ne ha uno solo, più capiente, la cui adozione ha contribuito alla crescita del volume utile per i bagagli. Valvola di sicurezza, sensore della pressione ed altri accessori sono stati realizzati insieme al serbatoio, con il 74% di componentistica in meno. L’autonomia infine, è aumentata sensibilmente.

    I benefici della riduzione di pesi e dimensioni si avvertono anche sul piano del design: grazie al radiatore che ingloba anche il condensatore per l’aria condizionata, limando svariati millimetri di spazio, si è ottenuto uno sbalzo anteriore ridotto, a tutto vantaggio delle proporzioni percepite.

    Il nuovo motore è più potente più elastico, compatto e silenzioso. I 100 kW erogati sono 14 in più del prototipo di due soli anni fa e ben altra cosa rispetto al fuel-cell Honda di prima generazione, che erogava 60 kW. Ma ciò che è più importante è la realizzazione in una sola unità del blocco motore-trasmissione, caso unico su un’auto elettrica. Il beneficio maggiore è la trasmissione pressochè senza mediazioni del movimento dell’albero motore alle ruote, che vuol dire anche minore richiesta di olio lubrificante, drastica riduzione delle perdite da attriti interni e feeling di guida più piacevole e diretto.

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    Fonte: http://www.autoblog.it