Veicoli elettrici, Roma accelera

01/10/2009 - Nicola Ventura

    Capitale si prepara all’era dell’auto elettrica, ormai alle soglie: firmato in Campidoglio un protocollo tra Comune ed Enel per 150 nuovi punti di ricarica – 100 pubblici e 50 ad uso privato – che andranno ad aggiungersi ai 96 già esistenti.

    Hanno sottoscritto l’intesa il sindaco Alemanno e l’amministratore delegato e direttore generale dell’Enel, Fulvio Conti.
    Roma fa così da battistrada ai programmi Enel per la mobilità elettrica, con un progetto pilota.

    Un contributo decisivo alla lotta all’inquinamento atmosferico e acustico: in base a stime Enel, se almeno il 15% delle auto circolanti in città fossero elettriche, si risparmierebbero più di 260 mila tonnellate di CO2 all’anno, il gas serra ritenuto il principale responsabile del cambiamento climatico, e si avrebbe una forte riduzione anche dei pulviscoli inquinanti.

    Le nuove colonnine di ricarica elettrica entreranno in funzione a settembre 2010. Prima si dovranno scegliere i siti dove installarle, in base a studi che verranno condotti dall’Enel e dagli uffici tecnici Atac. Saranno prese in considerazione diverse variabili: aspetti urbanistici, esigenze degli utilizzatori, flussi di traffico, regole di mobilità vigenti, specificità ed esigenze dei mezzi di trasporto pubblico.

    La sperimentazione romana consentirà ad Enel di tarare il servizio sui reali bisogni degli automobilisti, rendendo così realmente appetibile l’uso dei veicoli elettrici. Il sistema prevede sia la ricarica su strada che nel garage di casa ed è basato sulla “telegestione”, la stessa che Enel applica alle utenze elettriche domestiche e che ha portato – unico caso al mondo – all’installazione di 32 milioni di contatori elettronici in Italia.

    Dal suo canto, il Comune si prefigge non solo l’aumento delle stazioni di ricarica ma anche, in prospettiva, il passaggio alla trazione elettrica dei sistemi non convenzionali di trasporto collettivo (come il car sharing) e nuove soluzioni per gli spostamenti casa-lavoro.

    Fonte: http://www.comune.roma.it