L’ACI e la FIA non hanno dubbi: è necessario puntare con decisione sull’auto elettrica

27/05/2011 - Nicola Ventura

    Si è tenuta in Portogallo l’International Club Conference della FIA–Federazione Internazionale dell’Automobile, momento di confronto sulla mobilità sostenibile e sicura degli Automobile e Touring Club

    nazionali di Europa, Africa e Medio Oriente. L’Italia era rappresentata da una delegazione dell’ACI guidata dal presidente Enrico Gelpi, che ha partecipato a diverse le sessioni di lavoro intervenendo al Consiglio mondiale della FIA per l’Automobile, la Mobilità e il Turismo.

    La conferenza è stata caratterizzata dal dibattito su come meglio affrontare le sfide che riguardano il futuro dei veicoli elettrici. “L’ACI e gli altri Automobile Club internazionali – ha dichiarato Gelpi – chiedono alle istituzioni nazionali e locali di lavorare insieme alla creazione di un quadro integrato di riferimento per favorire la diffusione dell’auto elettrica, idonea a soddisfare il fabbisogno quotidiano di mobilità in ambito urbano salvaguardando l’ambiente”.

    I membri dell’International Club Conference hanno approvato un documento congiunto che sollecita le istituzioni europee a promuovere politiche di sostegno alla mobilità privata, anche con incentivi economici, puntando soprattutto sulle tecnologie verdi che alimentano i veicoli, in particolare in ambito urbano e verso specifici gruppi di utenti (trasporto pubblico, car sharing, aziende per la distribuzione delle merci in città). E’ importante poi definire standard e specifiche tecniche per la ricarica delle batterie, favorendo la concorrenza sul mercato dell’energia ed evitando ogni forma di monopolio.

    Il settore dei trasporti dipende ancora per il 96% dal petrolio, con elevati costi economici ed ambientali. L’Unione Europea ha fissato obiettivi ambiziosi per la riduzione delle emissioni di CO2 e la “decarbonizzazione” del trasporto. L’auto elettrica rappresenta la soluzione più efficace – e immediatamente disponibile – per muoversi a basso costo con un impatto ambientale molto limitato, ma la sua diffusione è compromessa dal prezzo di acquisto ancora elevato e dalla mancanza di una infrastruttura di ricarica armonizzata a livello europeo.

    Questo il documento approvato dai membri dell’International Club Conference