Da Torino a Como: La Fiat terrà un corso sulle vetture elettriche

27/05/2008 - e2net

    La Fiat sbarca alla “Ripamonti”: la scuola professionale di via Belvedere ha contattato gli ingegneri dell’industria automobilistica torinese per insegnare ai propri ragazzi come intervenire su una vettura elettrica.
    In realtà, i tecnici del Centro Ricerche Fiat dovranno prima “insegnare agli insegnanti”, formare cioè i docenti della stessa Ripamonti, che potranno poi in questo modo trasferire le conoscenze acquisite agli studenti.
    I professori invitano alla cautela e parlano al condizionale, ma un primo – e positivo – contatto con la Fiat è già stato avviato.

    «Tutto nasce nel momento in cui abbiamo visto alcune auto elettriche del Comune ferme per manutenzione – spiega Tiziano Catolfi, docente di laboratorio di elettronica e referente del progetto insieme con la collega Patrizia Sacchi – abbiamo quindi pensato di avviare una collaborazione con il Centro Ricerche della Fiat. Abbiamo contattato l’azienda di Torino e i responsabili si sono dimostrati molto disponibili».
    «Vorremmo pensare a un progetto di ampio respiro – continua la docente – ma prima noi docenti dobbiamo acquisire le competenze necessarie». L’ipotesi al vaglio, quindi, è che il Centro Ricerche della Fiat crei un corso ad hoc per i professori della Ripamonti sull’auto elettrica.
     
    «In questo modo – continua Catolfi – potremmo trasferire il know-how agli studenti. Il Comune di Como ci ha fornito le due auto elettriche sulle quali faremo sperimentazione insieme con i tecnici della Fiat. Essendo in una scuola professionale, infatti, abbiamo bisogno di sperimentare i concetti teorici oltre che pratici».
     
    L’obiettivo, nel breve termine, è restituire al Comune le due auto elettriche perfettamente funzionanti. Guardando, invece, più avanti nel tempo, «potremmo formare studenti con una preparazione specifica sulle auto elettriche – continua Catolfi – vetture che rappresenteranno il futuro della mobilità visto che, fino a prova contraria, il petrolio è una fonte esauribile». In Emilia Romagna le grandi case automobilistiche, come la Ferrari, sono in contatto con le scuole professionali, e in alcuni casi le utilizzano come bacino di reclutamento per nuovi tecnici. Forse è un miraggio, ma stuzzica l’idea che la Ripamonti, un domani, possa diventare serbatoio di tecnici e professionisti per la Fiat. «Siamo anche in contatto con la Regione Lombardia per ottenere una certificazione delle competenze in uscita – spiega Patrizia Sacchi, docente di inglese e, come detto, referente del progetto – l’obiettivo è rendere sempre più spendibili le conoscenze dei ragazzi».
    «La nostra è un’iniziativa unica e interessante – conclude Pasquale Clemente, preside della “Ripamonti” – abbiamo avuto l’appoggio del Comune di Como, che ci ha concesso le macchine, e dei tecnici torinesi. La nostra scuola potrebbe diventare un punto di riferimento per il Centro Ricerche Fiat».
     
    Il problema delle auto elettriche, oggi, è che per gli interventi di manutenzione devono essere rispedite alla casa madre.
    E questo fa lievitare i costi. Se invece esistessero sul territorio tecnici specializzati (e la “Ripamonti” potrebbe a questo punto pensare di formarli) la gestione dell’auto elettrica risulterebbe meno impegnativa.

    Fonte: http://www.corrierecomo.it