Bologna… che schiaffo al metano!

11/02/2021 - redazione

    Bologna è un po’ la capitale italiana del metano, è il capoluogo della regione che da sempre ha incarnato le ragioni della mobilità a metano, la stessa regione che conta il maggior numero di distributori. Bologna è anche la sede storica delle due associazioni di categoria dei distributori (Federmetano ed Assogasmetano). Bologna è il metano. Punto.

    In questi giorni invece la Giunta comunale di Bologna ha dato il via libera al bando che eroga complessivamente 350 mila euro di contributi agli operatori taxi che sostituiranno il proprio mezzo con un’auto elettrica o ibrida.

    Possono richiedere i contributi i 722 attuali titolari di licenza taxi dell’area sovracomunale di Bologna (Anzola dell’Emilia, Bologna, Calderara di Reno, Casalecchio di Reno, Castel Maggiore, Castenaso, Granarolo dell’Emilia, Ozzano Emilia, Pianoro, Sasso Marconi, San Lazzaro di Savena, Zola Predosa).

    Possono chiedere un contributo per un massimo di 8 mila euro per un’auto elettrica o di 5 mila per un’auto ibrida (e in ogni caso non superiore al 50% della spesa sostenuta).

    E il metano? Perchè non incentivare anche i taxi a metano magari obbligando al rifornimento di Biometano visto che la città già dispone di un distributore in via Stalingrado che lo eroga? Cosa che probabilmente diverrebbe anche un volano per convincere altri impianti ad iniziare ad erogare biometano amplificando i benefici, di un combustibile ad impatto zero, ad un parco circolante ben più vasto.