MIlano: nuovi autobus a metano per l’Atm

11/06/2008 - e2net

    Rinnovo del parco mezzi con l’acquisto di pullman non inquinanti, potenziamento della rete infrastrutturale ed introduzione del biglietto unico per tutta l’area metropolitana. Il futuro del trasporto pubblico a Milano passa da qui. Ma se sui primi due punti il mondo politico marcia compatto, sull’unificazione tariffaria le istituzioni sono ormai allo scontro: da una parte Regione e Provincia spingono affinché l’accordo sia trovato al più presto; dall’altra il Comune nicchia e prende tempo. 

    IL BRACCIO DI FERRO
    Tutto ruota attorno agli stanziamenti che saranno necessari per avviare la tariffa unica, ma per ora a Palazzo Marino a tirar fuori i soldi non ci pensano proprio; dopo i battibecchi dei giorni scorsi e l’assenza dell’assessore comunale Edoardo Croci al tavolo regionale della mobilità, ieri è stato il collega della regione, Raffaele Cattane o, ad uscire allo scoperto: «Nell’area milanese c’è un contrasto fra l’offerta eccessiva a costi bassissimi della città e la mancanza di collegamenti a prezzi peraltro doppi per chi si muove dall’hinterland. È necessario che il Comune faccia un passo avanti e trovi le risorse”. Insomma sarebbero tanti i privilegi per chi vive in città e troppi, invece, i costi per chi fa il pendolare.

    E se il Comune risponde che l’integrazione tariffaria porterebbe mancati introiti ad ATM per 44 milioni di euro, la risposta di Croci tenta comunque di conciliare, spargendo ottimismo: «Le difficoltà verranno presto superate e il biglietto unico si farà, stiamo lavorando per superare le difficoltà che in questo momento ci sono», per poi specificare che «l’unificazione non vuol dire che le tariffe saranno uguali, bensì ci sarà un unico titolo di viaggio».

    IL NODO TARIFFE
    La questione ruota così attorno al nodo tariffe. Regione e Provincia spingono per sostenere soprattutto i pendolari, il Comune punta a non far ricadere sulla città alcun costo aggiuntivo. E qui arriva la “frecciatina” di Cattaneo: «Se il Comune non vuole attingere risorse aumentando i biglietti lo faccia, ma le prenda da qualche altra parte». A far da spettatore interessato c’è ATM, che per voce del suo presidente Elio Catania se ne sta un passo indietro ad attendere le disposizioni di Palazzo Marino, ma non esita a spronare i contendenti: «Ci aspettiamo che gli enti locali collaborino di più. Solo una persona su due si sposta coi mezzi pubblici e questa percentuale scende al 30% se si considera l’area urbana o la Provincia».

    NUOVI AUTOBUS VERDI
    Intanto per i prossimi mesi è previsto l’arrivo di nuovi mezzi non inquinanti. Si tratta di 450 nuovi autobus a bassissime emissioni che entreranno in servizio nei prossimi due anni, 60 tram e 60 bus. Si va così verso l’abbandono del gasolio a favore del metano; che significa rispetto per l’ambiente ma anche lotta al caro petrolio: «Nell’ultimo trimestre- ha spiegato Catania – i nostri costi sono aumentati del 20% rispetto all’anno precedente».

    Fonte: http://milano.cronacaqui.it