Landi Renzo: acquisizioni in programma entro il 2008

26/05/2008 - e2net

    Milano, 22 mag. – Landi Renzo, la societa’ emiliana attiva nella produzione di sistemi di alimentazione alternativi a Gpl e metano, archiviato un 2007 con ricavi in aumento a 164 milioni di euro, si appresta a mettere a segno una crescita anche per linee esterne. Lo ha affermato l’amministratore delegato della societa’, Stefano Landi, oggi nella presitgiosa sede di Mediobanca dove ha ricevuto il premio alle ‘Imprese dinamiche’ assegnato da Piazzetta Cuccia. L’altra vincitrice e’ stata l’impresa friulana Carel.

    “Stiamo valutando diverse operazioni”, ha detto Landi, tra cui Lovato, la societa’ bergamasca controllata da un fondo di private equity di Banca Aletti. Nella strategia di espansione per linee esterne, ha spiegato l’ad, “seguiamo due canali: sia concorrenti diretti, come Lovato, in Italia e all’estero, sia societa’ produttrici di componenti complementari ai nostri sistemi per allargare l’offerta”. Per quanto riguarda l’estero, Landi ha confermato che “ci sono belle realta’, come in Olanda, ma ci sono possibilita’ interessanti anche in Nord America”.

    Sulla tempistica, la Landi Renzo si e’ posta come obiettivo “di chiudere una, due operazioni entro la fine del 2008: e’ il momento – ha proseguito l’ad – di provare a concludere qualche operazione”. Parlando dell’ordine di grandezza dell’investimento, Landi ha individuato il target in “tutte le aziende dirette concorrenti che viaggiano su un fatturato tra i 20-25 e i 50 milioni di euro”.

    Landi, inoltre, si e’ detto soddisfatto dell’andamento in Borsa della societa’, che viaggia su livelli vicini a quelli della quotazione avvenuta nel giugno dello scorso anno (4 euro per azione, ndr.). Infine, l’amministratore delegato ha confermato l’obiettivo di mettere a segno una crescita del fatturato di circa il 20% per l’intero 2008, e ha escluso ipotesi di cessioni nel caso arrivassero offerte per la societa’: “Il nostro progetto e’ di crescere e governare la crescita, vogliamo mantenere il ruolo di catalizzatori nel settore”.

    Fonte: www.agi.it