Quale energia sarà il motore del futuro?

31/03/2009 - Nicola Ventura

    Aumenta il riscaldamento globale, aumenta il costo dei carburanti fossili, aumenta l’inquinamento. E le riserve di petrolio…diminuiscono. Per questo l’Europa guarda oltre e pensa alle alternative: biocarburanti, elettricità, idrogeno. Ma potranno davvero sostituire il petrolio?

    Saranno questi i pilastri della nuova civiltà a basse emissioni? Il Parlamento europeo ha fatto abbastanza, oppure bisognerebbe andare più in là? Vota alle elezioni di giugno e dì la tua sull’energia del futuro!

    Più rinnovabili nel trasporto

    Nel ‘pacchetto clima’ approvato in dicembre 2008 il Parlamento europeo ha stabilito che entro il 2020 il 10% di carburante usato dal trasporto stradale dovrà venire da energia rinnovabile: biocarburanti di seconda generazione e macchine elettriche saranno il motore del futuro. Ma alcune questioni restano aperte.

    Biocarburanti: pro e contro

    Bioetanolo, biodiesel, biofuels…sono sempre più impiegati per alimentare le vetture in Europa, ma non trovano tutti d’accordo. E’ vero che la produzione di biofuel diminuisce la dipendenza dal petrolio e riduce le emissioni di CO2. Ma qual’è il rovescio della medaglia? Ecco i principali argomenti sollevati dai deputati europei durante le discussioni sul pacchetto clima:

    Sottrarre spazio alle coltivazioni agricole per coltivare biocarburanti può generare squilibri alimentari in parti del mondo già vulnerabili
    Le coltivazioni di biofuel intensive possono a loro volta produrre nocivi gas a effetto serra
    Incentivare i biofuel vuol dire correre il rischio di deforestazione e distruzione di biodiversità
    Meno cibo coltivato significa anche prezzi più alti dei generi alimentari.

    Per questo in dicembre, quando alla fine il Parlamento ha approvato l’obiettivo del 10% di biocarburanti entro il 2020, ha messo l’accento sulla necessità di sviluppare in tempi brevi i biocarburanti cosiddetti di ‘seconda generazione’, cioè meno inquinanti e più efficenti di quelli attualmente sul mercato.

    Auto a idrogeno: sulla buona strada

    L’idrogeno è un’energia pulita perchè non emette CO2. Ma anche l’idrogeno può avere il suo impatto sull’ambiente, se non è prodotto da fonti rinnovabili. Per questo il Parlamento ha sottolineato la necessità di produrre idrogeno ‘pulito’, e ha proposto la creazione di una rete di stazioni di servizio a idrogeno in tutta Europa: per stimolare la domanda di auto a idrogeno bisogna assicurare che il rifornimento sia agevole!

    Verso un futuro a emissioni zero

    Sempre a dicembre 2008, un mese importante per il futuro del pianeta e della nostra salute, il Parlamento ha adottato gli standard di emissioni massime per le nuove auto. A partire dal 2012 i veicoli potranno produrre al massimo 120g di CO2 per km, contro gli attuali 160g al km. E’ possibile ridurre le emissioni delle auto grazie a motori più efficienti, miglioramento dei pneumatici, sistemi di condizionamento più ecologici…le maniere insomma non mancano e sviluppo e ricerca per auto più pulite aiuteranno anche la competitività dell’industria europea: per questo i deputati hanno stabilito multe e sanzioni per i fabbricanti che non si adegueranno ai nuovi standard.

    Automobili in Europa

    220 milioni le macchine in Europa
    12% delle emissioni globali di CO2 sono prodotte dalle auto
    160g di CO2 emessi in media al km
    40% l’aumento delle auto dal 1990 al 2004, e un terzo di emissioni CO2 in più

    Molto è stato fatto…e molto resta da fare. Nella prossima legislatura i deputati europei saranno chiamati a importanti decisioni sull’energia di domani. Per questo il tuo voto il 6-7 giugno è importante. Vota alle europee, scegli la tua energia per il futuro!

    Fonte: http://www.europarl.europa.eu