Cherosene dall’acqua marina: è il miracolo della U.S. Navy

08/04/2014 - daniele.pizzo

    Trasformare l’acqua del mare in carburante: è il “miracolo” che sono riusciti a compiere i ricercatori dello U.S. Naval Research Laboratory, il centro ricerche della Marina Militare USA, che hanno messo a punto un processo chimico in grado di catturare l’anidride carbonica e l’idrogeno presenti nell’acqua marina ad una concentrazione 140 volte maggiore di quella dell’atmosfera e a trasformare la combinazione tra i due gas in un idrocarburo, il cherosene, che è stato impiegato per far volare un aeromodello radiocomandato con motore a due tempi, per la cronaca una replica del P-51 Mustang impiegato durante la Seconda Guerra Mondiale.

    Il processo, che secondo gli scienziati nordamericani non produce alcuna sostanza di scarto inquinante, potrà rendere energeticamente indipendente la flotta sia navale che aerea USA, evitando anche le lunghe e complesse operazioni di rifornimento in navigazione o a terra. Si tratta di una innovazione molto promettente, dal momento che il consumo di carburante della Marina Militare USA, secondo i dati del 2011, si aggira intorno ai 600 milioni di galloni all’anno.

    Il prossimo passo sarà quello di ridurre le dimensioni del reattore in grado di convertire in cherosene l’acqua del mare in modo da poter essere installato a bordo delle navi e renderlo commercializzabile anche per impieghi civili nel giro dei prossimi 7-10 anni. Il costo di produzione del cherosene “marino” si aggirerà secondo le previsioni tra i 3 e i 6 dollari al gallone.