Biocarburanti: UE insiste su quota 10%

22/05/2008 - e2net

    Bruxelles –  Tra le condizioni rigide c’e’ anche il fatto che i biocarburanti devono risparmiare le emissioni di CO2, ed alcuni di loro, secondo quanto precisa un altro portavoce, Ferran Tarradellas, arrivano anche all’80%.
    “Vogliamo togliere soldi ai nostri produttori di petrolio e darli ai nostri agricoltori”, ha detto ancora il portavoce spiegando che “uno degli elementi che fanno salire i prezzi dei prodotti alimentari e’ proprio il petrolio”. Secondo Laitenberger, ce ne sono anche altri come “la crescente domanda sui mercati internazionali, fattori ciclici legati ai cattivi raccolti, o il calo del dollaro”.

    Che si tratti di una quota minima, lo dimostrano le cifre fornite dal portavoce responsabile dell’agricoltura Michael Mann: il 10% corrisponde a 4 milioni di tonnellate l’anno, mentre di grano se ne producono 2.200 milioni”. Non solo, ma con l’aumento dei prezzi alimentari finiranno le quote di produzione, imposte ad esempio alle quote latte, o gli aiuti per tenere incolti i terreni. “In questo modo permetteremo agli agricoltori di seguire le richieste del mercato”. Mann ha inoltre fatto notare come al di fuori dell’UE, negli Stati Uniti, “non siano aumentate solo le produzioni di mais per produrre carburante, ma anche quelle di mais per l’esportazione”.

    Fonte: www.agi.it