Toscana: servono più distributori

09/05/2008 - e2net

    LIVORNO. In Toscana oggi gli impianti di distribuzione del metano per auto risultano essere uno per ogni 1176 chilometri di rete stradale regionale (esclusa la rete autostradale), a fronte invece di un rapporto di uno per ogni 35,6 chilometri per gli impianti di distribuzione di carburanti tradizionali. Numeri impressionanti e nonostante questo la Toscana è fra le regioni meglio servite in Italia, basti pensare che in sardegna e Val d’Aosta non ne esister neppure uno e che in generale da Roma in giù i distributori di metano sono una “trentina” in tutto. Senza dimenticare poi che la legge italiana (a differenza di molti altri Paesi europei) non consente l’erogazione self service del metano, così che gli automobilisti sono vincolati ad orari non sempre comodissimi. Serve, quindi, un impegno forte della Regione per superare la scarsità di luoghi dove far rifornimento magari anche attraverso la modifica del regolamento del commercio. Questo l’invito, contenuto in una mozione, del consigliere regionale Nicola Danti (Pd) al fine di sostenere l’incremento della diffusione nel territorio regionale degli impianti di distribuzione del metano per auto.

    «Fra le iniziative riconosciute come funzionali al perseguimento dell’obiettivo di una mobilità sostenibile con una drastica riduzione degli inquinanti in atmosfera – spiega Danti – particolare importanza riveste la promozione della diffusione di veicoli, pubblici e privati, alimentati a carburanti con minore impatto ambientale rispetto a quelli tradizionali. Fra questi oggi il metano costituisce sicuramente una delle fonti energetiche per il trasporto più facilmente utilizzabili e più convenienti, sia nel rapporto prezzo/resa energetica, che nella riduzione di emissioni».
    La Giunta si è impegnata, nel Piano di indirizzo energetico regionale e nel Piano regionale di risanamento e miglioramento della qualità dell’aria, adesso all’attenzione del Consiglio regionale, a colmare il deficit degli impianti di rifornimento.

    «Serve però un ulteriore sforzo con atti che vincolino la realizzazione di nuovi impianti e la ristrutturazione degli esistenti all’erogazione di tutte le tipologie di carburante, metano e Gpl compresi. Invitiamo la giunta regionale – conclude il consigliere del Partito democratico – a predisporre rapidamente il regolamento di attuazione del codice del commercio, in particolare la parte relativa alla programmazione della localizzazione degli impianti di distribuzione dei carburanti. Eventualmente operando anche uno stralcio della disciplina dal regolamento di attuazione del codice stesso qualora questo non potesse essere predisposto ed approvato entro breve».

    Fonte: http://www.greenreport.it