Sul Lario niente metano e solo 4 distributori di Gpl

20/02/2009 - Nicola Ventura

    L’auto a gas permette di spendere quasi la metà esatta dei soldi e, dettaglio di questi tempi tutt’altro che trascurabile, inquina di meno. Tant’è che Ecopass, blocchi del traffico e domeniche a piedi, gli automobilisti convertiti al gas non sanno nemmeno cosa siano.

    Eppure, c’è un “però”. Mentre in Italia si registra un forte incremento nel numero di vetture a Gpl (+290% di immatricolazioni nel 2008), i lariani ancora devono percorrere decine di chilometri per trovare una stazione dove fare rifornimento.
    In tutta la provincia si contano quattro distributori di gas liquido e nemmeno uno di metano: la notizia è che a breve a Bulgarograsso nascerà la prima pompa comasca attrezzata per il metano. E Como – capoluogo in cui non esiste nemmeno un distributore di gas – sta valutando l’ipotesi di aprire una stazione Gpl nell’area dell’Ippocastano, in via Aldo Moro.
    Come riportato dal sito della Regione Lombardia www.ilpienocostameno.it, in provincia esistono solo quattro distributori di Gpl: a Solbiate, Cavallasca, Mariano Comense e Cadorago (in autostrada).

    Secondo i dati dell’Aci, nel 2007 (l’ultima annata disponibile) in provincia di Como giravano 2.149 auto a Gpl (Gas di petrolio liquefatti) e 260 a metano. Poche, se si considera che tutte insieme rappresentano solo lo 0,68% del parco circolante (354.131 veicoli).

    Questi numeri, però, si riferiscono come detto al 2007, prima dell’anno in cui – secondo le statistiche nazionali – le immatricolazioni di auto a Gpl sono aumentate del 290%.
    «Non siamo noi a scegliere se e dove installare i distributori di gas: la decisione spetta alle compagnie petrolifere», afferma Daniela Maroni, rappresentante lariana dei benzinai, che spiega come la Regione stia spingendo sui carburanti alternativi. «Nelle linee guida del Pirellone si dice chiaramente che ogni nuovo impianto sul territorio regionale, per ottenere il nullaosta all’esercizio, deve garantire il rifornimento di Gpl o metano. Un impianto a metano però è molto costoso – precisa la Maroni – e richiede un investimento vicino quasi al doppio di quello necessario per un distributore normale». Le auto a gas sono comunque sempre di più, anche in virtù degli incentivi di molte case automobilistiche che offrono le versioni Gpl allo stesso prezzo di quelle a benzina. Sul Lario, però, pare che il fenomeno stenti a decollare. «È colpa della vicinanza con la Svizzera – continua la Maroni – Andare oltreconfine a fare il pieno è un’abitudine radicata nei comaschi, quale compagnia è disposta a investire in un impianto Gpl se poi non è sicura di avere un ritorno’».
    Il ritorno economico, invece, è ben visibile nelle tasche degli automobilisti. In uno dei quattro distributori comaschi di Gpl, ieri, un litro di gas costava 0,61 centesimi, quasi la metà della benzina (1,130 euro) e del gasolio (1,061 euro). Rapido calcolo: per 30 litri di Gpl si pagano 18,3 euro contro i 33,9 della benzina. Sarà pur vero che il gas ha una resa leggermente minore rispetto alla benzina, ma la bilancia della convenienza pende drasticamente a favore del Gpl.
    Fonte: http://www.corrieredicomo.it