GM al lavoro per una rete di distributori elettrici

27/08/2008 - Nicola Ventura

    General Motors lancia un’allenaza con più di 30 utilities in 37 Stati e con l’Electric power research institute. Obiettivo: fare in modo che ad accogliere il debutto della Volt, l’auto elettrica a batteria, ci sia un’infrastruttura di rete adeguata. Una piattaforma tecnologica sicura e facilmente utilizzabile dagli autisti che sceglieranno di acquistare il veicolo che General Motors vuole mettere sul mercato nel 2010. Il funzionamento sarà a «plug-in»: le batterie a ioni di litio si potranno ricaricare inserendo la spina della corrente.

    Gm e i partner lavoreranno su più fronti. Punto primo: la fonte elettrica deve essere sicura e affidabile, con un sistema di ricarica che possa essere sistemata nel proprio garage, nei parcheggi pubblici e quelli degli uffici. Non solo: deve esserci uno standard che permetta a chi viaggia in diversi Stati di trovare i cavi della corrente adeguati. Un altro punto è che le utilities non siano sovraccaricate nei momenti in cui la domanda di energia elettrica, durante la giornata, registra dei picchi. Le auto potranno essere ricaricate durante la notte, quando la domanda è inferiore. Ma non può essere una soluzione definitiva: una sola ricarica dura solo 40 miglia. L’azienda parla di una sorta di passaggio epocale: quello dall’ecosistema della benzina a quello della corrente elettrica. Il che richiede anche la formazione degli automobilisti e un’attività di lobby nei confronti della politica per ottenere maggiori incentivi. Anche perchè per adesso si parla di un prezzo di circa 40mila dollari.

    Una infrastruttura di rete nazionale difficilmente sarà pronta per il debutto dell’auto sul mercato. Jonathan Lauckner, vicepresidente di GM e responsabile del progetto, durante il «Plug-in 2008 Conference» di San Jose ha però detto che entro la fine dell’anno si augura che altre 70 utilities si aggiungano alla sperimentazione.

    Fonte: http://www.ilsole24ore.com