Energia: nuove regole e tariffe per ricaricare le auto elettriche

22/05/2010 - Nicola Ventura

    Ricaricare l’auto elettrica direttamente presso la propria abitazione, il garage o nel parcheggio condominiale, adesso è possibile. Lo prevede un provvedimento  dell’Autorità per l’energia che elimina i vincoli normativi che ostacolavano la predisposizione di eventuali punti di ricarica

    anche presso le utenze domestiche. Secondo una vecchia normativa, infatti, ai consumatori domestici era vietato disporre di un duplice punto di fornitura elettrica nella stessa unità immobiliare.

    Poiché le batterie dei veicoli elettrici devono essere ricaricate, la disponibilità di punti di ricarica è un fattore condizionante dello sviluppo virtuoso della mobilità elettrica, un settore che vede impegnati diversi grandi  produttori e nel quale è atteso l’arrivo di diversi modelli. Sullo sviluppo del settore punta anche il Piano Cars21 della Commissione europea che ha recentemente presentato la sua strategia per incoraggiare la diffusione di veicoli puliti ed efficienti sul piano energetico.

    Con la modifica introdotta dall’Autorità, (delibera ARG/elt 56/10, disponibile sul sito www.autorita.energia.it) sarà ora possibile, nelle abitazioni private e loro pertinenze, o negli spazi condominiali (previo accordo dell’assemblea condominiale) richiedere al proprio fornitore di energia elettrica più punti di fornitura, ognuno con un contatore, destinati espressamente all’alimentazione di veicoli elettrici. Il provvedimento dell’Autorità si estende anche alle aree aziendali destinate a parcheggio di flotte di veicoli.

    L’Autorità ha anche stabilito che ai punti di ricarica verrà applicata la stessa tariffa di trasporto già prevista per “altri usi”, indipendentemente dal fatto che il richiedente sia un cliente domestico (famiglia) o non domestico (impresa). Per l’energia, il prezzo potrà variare a seconda dell’offerta che verrà selezionata fra quelle dei diversi venditori del mercato libero e potrà essere diversa da quella scelta per la fornitura domestica.

    Le novità per risparmiare con le pompe di calore
    L’Autorità ha anche esteso la possibilità di richiedere una seconda fornitura per l’utilizzo delle pompe di calore nelle abitazioni, prima limitate alle utenze domestiche con potenza disponibile fino a 3,3 kW, oggi possibili anche per potenze superiori; l’eliminazione del vincolo della potenza disponibile contribuirà a promuovere una maggiore diffusione delle pompe di calore, per riscaldare o rinfrescare le abitazioni, permettendo sia un risparmio economico che il contenimento delle emissioni di gas serra.

    Sostegno allo sviluppo delle smart grids
    Il provvedimento sulla tariffa per la ricarica dei veicoli elettrici (autovetture, furgoni, autocarri, motocicli e cicli ma anche i natanti a propulsione elettrica) si inserisce nel percorso per un uso diverso e più evoluto delle reti di distribuzione dell’energia elettrica, avviato dall’Autorità con il recente provvedimento in materia di smart grid (deliberazione ARG/elt 39/10). Col termine smart grid si intende un nuovo concetto della rete di distribuzione, a forte valenza ambientale, che presuppone una rete integrata con sistemi di comunicazione e controllo che permettono anche di assorbire e gestire la produzione diffusa di energia elettrica da fonti rinnovabil e di “colloquiare” con i clienti finali, per “suggerire” un migliore uso dell’energia.

    In prospettiva, sistemi di ricarica intelligente dei veicoli elettrici potranno sfruttare le potenzialità delle smart grid, ma anche la rete potrà trovarvi sinergie (servizi vehicle to grid,  V2G). Ad esempio, utilizzando le batterie dei veicoli elettrici parcheggiati come strumenti di stoccaggio  dell’energia elettrica, sarà possibile limitare i rischi gestionali di rete derivanti dalla natura intermittente e poco prevedibile di alcune produzioni (fotovoltaico ed eolico in particolare) e quindi di aumentarne l’utilizzo.