Christian Bussandri e la sua Peugeot 207 a metano [VIDEO]

02/11/2013 - Nicola Ventura

    Abbiamo intervistato Christian Bussandri, pilota nel Campionato Formula Challenge, che ha portato in gara una Peugeot 207 alimentata esclusivamente a metano.

    Christian come si svolge il campionato Challenge, quali sono le sue caratteristiche e la sua storia da pilota in questo campionato?
    “La formula Challenge è composta da gare di velocità che si possono svolgere in circuiti veri e propri (come Monza o Vallelunga) oppure da gare realizzate in circuiti cittadini.
    Sono gare ad inseguimento in cui le vetture partono distaccate una dall’altra da 5 secondi ed alla finale accedono solo i 6 piloti che hanno realizzato i migliori tempi nelle manche di qualifica. La finale è una gara a se stante, si resetta tutto, si parte da zero e si dà tutto il gas possibile per poter fare il tempo migliore negli ultimi 8 giri. Vince il pilota che ha effettuato questi giri nel minor tempo. Il primo qualificato si aggiudica 9 punti, il secondo 6, il terzo 4 e così via.”

     

     
    La tua storia in questo campionato è abbastanza importante
    “Corro nel formula Challenge dal 2003, ho vinto due titoli Italiani assoluti nel 2010 e nel 2008 con la Peugeot 206 Super 2000 realizzata sempre nelle nostre officine sotto la supervisione di mio padre. Nel 2012 abbiamo intrapreso questa nuova avventura di utilizzare una vettura alimentata esclusivamente a metano.”

    Qual è stata la molla che vi ha fatto scegliere un carburante così particolare normalmente non impiegato nelle competizioni?
    “Avendo vinto due titoli Italiani non avevamo più niente da vincere ne da dimostrare con le vetture a benzina e ci siamo dati una nuova sfida: quella delle energie alternative. Abbiamo deciso di utilizzare il metano e non GPL perchè a GPL ci sono già altri competitor che hanno intrapreso questa strada. Noi abbiamo voluto battere una nuova strada scegliendo il metano che secondo la maggior parte dell’opinione popolare è un caburante poco performante quindi utilizzato da vetture che non hanno grandi prestazioni. Diciamo che la storia del metano per quanto riguarda le prestazioni su strada spesso e volentieri è legata ad un idea di un carburante un pò più lento.”
     
    In questo campionato tu corri con una vettura a metano sfidando vetture alimentate a benzina, esatto?
    “Sì la nostra sfida è stata questa. Non abbiamo volutamente scelto una categoria esclusivamente di energie alternative, ma abbiamo deciso di correre contro vetture a benzina di pari cilindrata o comunque della stessa portata e abbiamo dimostrato effettivamente che una vettura così può dare dei bei Risultati. Quest’anno stiamo facendo delle grandi cose.”

    Vediamo la parte un pò più tecnica: quali sono le caratteristiche principali dell’impianto? Su cosa si è intervenuti sulla vettura? Essendo una vettura da gara la macchina è stata rivista completamente?
    “La vettura è totalmente in vetroresina o carbonio proprio per un discorso di peso. La cella interna è in ferro ed è l’unica cosa che è rimasta della 207. Tutto il resto è stato alleggerito e realizzato appositamente . Sempre partendo dalla base dell’unità della Peugeot 207 il motore è stato smontato e trasformato per supportare il metano. Abbiamo lavorato sul rapporto di compressione, sull’alimentazione (ad esempio: abbiamo applicato 8 iniettori sull’aspirazione proprio per avere una maggiore erogazione di metano ed avere la giusta potenza). E’ una vettura adattata completamente per l’esclusiva alimentazione a metano ma sulla quale abbiamo volutamente utilizzato materiali che si trovano in commercio. Il nostro supporter principale è la Landi Renzo che ci ha supportato e ci sviluppa parti dell’’impianto nelle migliori condizioni.”
     
    Componentistica quindi di serie, ma per quanto riguarda le bombole quali utilizzate? Che autonomia ha la macchina? Quali i consumi della vettura?
    “Le nostre gare sono sprint, composte da manche, qualifiche e finali . In genere vengono fatti 5 o 6 giri per volta, e ad ogni manche sostituiamo la bombola. Per questo motivo utilizziamo delle bombole piuttosto piccole. Per circuiti abbastanza corti si utilizzano bombole da da 20 o 25 litri, nei circuiti un po più lunghi vengono utilizzate bombole fino a 40 litri per avere sempre la giusta autonomia e per mantenere il giusto rapporto con il peso della vettura.

    Non è l’aspetto più importante, ma se dovessimo fare una stima qual’è il costo del carburante per fare una gara?
    “Con 7/8 euro riusciamo a fare una gara. In confronto una vettura a benzina deve spendere almeno 150/200€ e l’enorme risparmio contribuisce ancora di più ad accrescere la nostra soddisfazione.
    I miei avversari non credevano nell’alimentazione a metano e mi snobbavano un po’, ma in realtà si sono dovuti ricredere perchè la macchina ha dato subito delle ottime prestazioni . Nel 2012 non abbiamo vinto nessun titolo ma abbiamo dimostrato che fin da subito le prestazioni c’erano. Ci vuole sicuramente dell’esperienza, dello sviluppo (che stiamo facendo) e nel 2012 lo stiamo dimostrando.”

    L’avventura è iniziata nel 2012, ma lo sviluppo era già iniziato sul finire del campionato 2011. Nel 2012 ci sono stati tanti buoni piazzamenti ma è mancata la vittoria per suggellare l’impegno con questa nuova vettura nel campionato. Cosa è mancato?
    “La macchina era nuova, quindi noi avevamo pochissima esperienza sia sulla messa a punto della vettura che sul tipo di alimentazione. Per raggiungere ottimi risultati devono essere coordinate tra loro l’erogazione del motore e l’assetto della vettura. Abbiamo dovuto lavorare su due fronti: sul fronte del motore assolutamente nuovo e sul fronte del settaggio della macchina perchè la nostra è una macchina che è stata sviluppata da zero. La macchina nel 2012 ha dato dei buoni risultati a livello di prestazione pura e a livello di assetto ma è mancata l’affidabilità in certi componenti. Ad esempio abbiamo avuto qualche problema nell’idroguida che si scaldava troppo e faceva surriscaldare riscaldare l’olio, il quale fuoriusciva dalla sua sede rendendo lo sterzo molto duro. Può sembrare una minima cosa, ma in gare così serrate avere l’idroguida ko e lo sterzo duro ti preclude la possibilità di fare un buon tempo. Abbiamo avuto problemi legati al cambio che è ancorato in un punto non bene in asse e ci ha dato alcuni problemi e sono rimasto senza leveraggio in un paio di occasioni in cui avevo la possibilità di fare dei bei risultati.”
     
    Paradossalmente tutti problemi legati alla meccanica e per nulla legati alle caratteristiche del metano o all’impianto del metano.
    “Si, il metano non ha dato alcun tipo di problema anzi durante le nostre verifiche di metà stagione abbiamo potuto notare che la testata, le valvole, i pistoni, e tutte le componenti del motore solo in ottima salute, sono perfettamente puliti e non hanno nessun segno di usura come invece può succedere con una vettura a benzina. Il motore è ancora pulito come se non avesse mai effettuato un chilometro.”

    Veniamo al 2013, un anno che sembra iniziato bene.
    “Si, è iniziato molto bene. Sulle prime 5 gare effettuate le abbiamo vinte tutte 5 e non potevamo chiedere di meglio. Ne mancano ancora 6 e speriamo di continuare con questi buoni risultati. Attualmente siamo in testa sia nella classifica di raggruppamento che nella classifica assoluta.”

    Guardando alle classifiche saltano all’occhio dei risultati molto particolari in specialmodo nell’ultima gara dove sì sono registrati alcuni distacchi molto importanti dai tuoi avversari . Ci vuoi raccontare cosa è successo e le caratteristiche delle auto che ti sei lasciato alle spalle?
    “L’ ultima gara che ho vinto, che è stata quella di Montichiari. Abbiamo vinto con 8 secondi distacco nei confronti di una Porsche 911 preparata esclusivamente per la formula Challenge ed inoltre abbiamo rifilato 12 secondi ad una BMW M3 sempre preparata per la pista . Il blasone di queste vetture dà ancor più risalto ai risultati della nostra 207 a metano.”
     
    Addirittura sembra che qualcuno stia meditando una ritirata guardando ai risultati di questa vettura a metano perchè spaventato dalle sue ottime prestazioni!! L’aspetto che più ci interessa però è capire se qualche tuo avversario stia a questo punto prendendo in considerazione l’ipotesi di abbandonare la benzina e passare al metano.
    “Da quando siamo partiti nel 2012 ad oggi l’interesse è aumentato all’inverosimile perchè hanno visto che la prestazione pura della vettura è in continua evoluzione, la macchina da una gara all’altra va sempre più forte, dà prestazioni di ottimo livello anche a livello assoluto e non solo a livello di nostro raggruppamento. Nelle varie gare non abbiamo mai fatto peggio dell’ottavo posto assoluto e questo vuol dire star davanti a delle vetture scoperte tipo Formula Renault o Formula Gloria che, almeno sulla carta, dovrebbero avere delle prestazioni molto più elevate rispetto alla nostra vettura.

    Il metano è sicuramente importante, il pilota è determinante, ma il vero asso nella manica, l’arma segreta del team Bussandri é papà Andrea. Un “mago” degli impianti a metano, che sappiamo essere già al lavoro per il 2014. Ci puoi raccontare qualcosa delle novità che presenterete nel campionato dell’anno prossimo?
    “Anche se le prestazioni ci sono già stiamo già pensando a come rendere la macchina ancora più competitiva. Mio padre sta già realizzando un collettore variabile di tromboncini che darà maggior prestazione sia ai bassi che agli alti e che dai primi test sembra funzinare davvero bene con il metano.