Incentivi metano e GPL fino al 2011?

22/12/2008 - Nicola Ventura

    Ordine del giorno accolto dal Governo come “raccomandazione”, il Senato ha impegnato l’esecutivo a valutare il rifinanziamento degli incentivi per le auto a GPL e metano nel biennio 2010-2011. La Finanziaria 2009 prevede, infatti, che per l’anno a venire siano disponibili circa 102 milioni di euro per lincentivazione della conversione a gas degli autoveicoli, con un contributo di 350 euro per il GPL e 500 per il metano. Ma non sono al momento previsti nuovi stanziamenti per gli anni a venire. Per questo, il Senatore Alberto Filippi (Lega Nord) ha presentato, nell’ambito della discussione parlamentare della Finanziaria 2009, l’ordine del giorno che impegna il Governo a prevedere – nel primo provvedimento utile – uno stanziamento di 100 milioni di euro per ciascuno degli anni 2010 e 2011 al fine di garantire al programma di incentivazioni una prospettiva temporale pi lunga, che dia maggiori certezze ai cittadini e agli operatori del settore, anche al fine di accelerare i processi di innovazione industriale e di innescare economie di scale tali da permettere al mercato di autosostenersi nel lungo periodo.

    In un momento di crisi come questa, un piano di finanziamento per il lungo periodo potrebbe essere un buon “ingrediente” (ndr), perch con tali forme di agevolazioni si permette al cittadino di passare, con un investimento iniziale contenuto, ad un carburante pi ecologico e meno costoso, aiutandolo a salvaguardare le sue principali esigenze di mobilit privata, inoltre la ricaduta in termini industriali dell’iniziativa in oggetto andrebbe a vantaggio di un comparto soprattutto italiano, leader mondiale del settore, composto sia da grandi e medie imprese impegnate nella costruzione dei sistemi di alimentazione ad autogas sia da piccole e micro imprese artigianali specializzate che svolgono l’attivit di rivendita ed installazione di tali apparecchiature”.

    Dati alla mano, dal 1998 lo Stato promuove la diffusione dellautotrazione a gas incentivando l’installazione in post-vendita di impianti di alimentazione a GPL o a metano su veicoli gi circolanti e di tali incentivi hanno fino ad oggi usufruito oltre 300 mila italiani. Dallanalisi storica riportata da Alessandro Tramontano, direttore del Consorzio Ecogas – che ha salutato con soddisfazione l’intervento di Filippi – emerge che, senza gli incentivi nel biennio 2006-2008, le conversioni a gas sarebbero state 143 mila in meno e, lo ricordiamo, ciascuna trasformazione contribuisce al gettito di IVA e imposte. Nel dettaglio, senza l’aiuto del Governo sarabbero state eseguite presso le officine 120 mila trasformazioni anzich le 258 mila stimate per il 2008, mentre quelle presso i concessionari dauto sarebbero state 14.500 a fronte delle 19.500 stimate a fine anno. Secondo Tramontano, se si considera un costo medio di listino IVA inclusa di un impianto a gas di circa 1.600 euro, lIVA al 20% prodotta di 320 euro per ogni installazione. Questo “ha comportato un maggiore gettito dIVA di 45.760.000 euro, al quale si aggiunge il maggiore gettito di imposte relative ai collaudi dei veicoli, pari a 6.151.860 euro. Il maggior gettito totale dovuto alle trasformazioni eseguite con incentivazione nel 2008 pari quindi a 51.911.860 euro, importo maggiore rispetto al finanziamento di 50.000.000 euro utilizzato nel 2008 per lerogazione dei contributi”.

    Tramontano intervenuto anche in relazione alle preoccupazioni del Ministero dellEconomia circa il rischio finanziario di forme di incentivazione ambientale erogate in automatico a credito dimposta: Gli incentivi per la conversione a gas degli autoveicoli agiscono fino ad esaurimento dei fondi stanziati per lanno, quindi mettono al sicuro da eventuali inadeguate stime di copertura finanziaria. Inoltre la procedura per lerogazione dellincentivo, che il Consorzio Ecogas gestisce con lausilio di un complesso sistema informatico, consente di evitare usi impropri o illegittimi dello strumento di agevolazione.

    Fonte: http://www.055news.it