Scossa Renault: l’elettrica nel 2009

15/12/2008 - Nicola Ventura

    «L’auto elettrica sta per arrivare per davvero. E non si tratta di progetti sperimentali in qualche città ma di modelli alla portata di tutti, nati per diffondersi sui principali mercati europei al ritmo di centinaia di migliaia di unità l’anno». A dirlo è Matthieu Tenenbaum, vice direttore del programma auto elettrica della Renault. L’occasione è la prova di guida sulla pista di Mortfontaine, vicino Parigi, dell’ultima concept car del marchio francese, la ZE Concept.
    Questo prototipo è una versione elettrica della Kangoo Be Bop, cioè la versione più compatta della multispazio Renault. Guidarla fa sempre una certa impressione, come accade per le auto elettriche, capaci di fornire un’eccellente coppia allo scatto e poi mantenere ogni promessa in termini di silenziosità di marcia e, soprattutto, livello zero di emissioni allo scarico. Nel caso dell’auto elettrica, in realtà, il tubo di scarico non esiste, non essendoci alcuna combustione a bordo, e la certezza dell’annullamento delle emissioni, mentre si pigia sull’acceleratore, è un valore aggiunto che chi siede al volante apprezza in maniera crescente, chilometro dopo chilometro.

    Ma l’auto elettrica non è una novità, esiste da decenni e negli anni Ottanta era già stata annunciata come la soluzione di tutti i problemi. Peccato però che poi sul mercato non sia mai arrivata. «Adesso la situazione è differente – continua Tenenbaum – dal punto di vista dell’economia e della politica mondiale e dal punto di vista tecnologico, perché le nuove batterie al litio laminari che stiamo sviluppando nell’ambito dell’alleanza con Nissan garantiscono la dovuta compattezza e autonomie sufficienti per la maggior parte dei clienti delle grandi città, superiori ai 100 chilometri al giorno con una ricarica notturna».

    La ricarica, appunto. Nell’idea Renault potrà avvenire in diversi modi, dalla presa della corrente del garage in 4 o 8 ore, a seconda della potenza a disposizione e da prese industriali ad alta tensione anche in meno di mezz’ora. Oppure, e questa è una novità assoluta nei nuovi piani di sviluppo dell’elettrico, in soli cinque minuti cambiando direttamente le batterie in una stazione di servizio, invece di ricaricarle per proprio conto. Quest’ultima ipotesi è legata a progetti nei quali la Renault è coinvolta con la nuova società israeliana Better Place, che si candida appunto come “fornitore” di ricariche elettriche attraverso il cambio delle batterie in punti attrezzati di una sua rete.
    Secondo Tenenbaum: «Dal punto di vista del cliente, quel che conta è poter avere l’energia a bordo quando ne ha bisogno e a costi contenuti. Per questo potrà fare ciò che vuole tra ricaricare le batterie che ha a bordo o sostituirle in una stazione di servizio. Potrà fare anche una cosa un giorno e l’altra quello seguente, perché comprerà la macchina ma non le batterie».

    Nello schema di business messo a punto dalla Renault, infatti, il cliente compra l’auto e la paga anche meno di un modello attuale non elettrico. Poi acquista delle ricariche oppure ricarica l’auto dalla sua presa elettrica, spendendo di nuovo meno di quanto spende oggi per fare il pieno di benzina o diesel. «L’automobilista elettrico marchiato Renault circolerà in maniera ecologica e spenderà meno. Questo è il cuore del nostro programma. E la chiave è tutta nel fatto che non comprerà le batterie ma le utilizzerà soltanto».

    Un modello di business completamente nuovo, capace secondo la Renault di creare un mercato enorme per le auto elettriche in pochissimi anni. «Nel 2009 avremo una versione elettrica della Kangoo e un’altra di una nostra berlina molto diffusa. La Kangoo non avrà ancora la possibilità del cambio batterie, la berlina sì. Ma dal 2011 programmiamo di passare al mercato di massa, che valutiamo in decine di migliaia di unità l’anno in Europa, destinate a diventare tra il 2012 ed il 2015 centinaia di migliaia di unità».

    Un mercato che oggi ancora non esiste e che in quattro o cinque anni arriva a valere centinaia di migliaia di unità l’anno sembra una scommessa decisamente estrema, almeno vista dall’oggi dell’auto. «Il mercato può letteralmente esplodere grazie al fatto che dal 2012 arriverà sul mercato il nostro primo modello sviluppato esclusivamente per la trazione elettrica, una compatta simile come dimensioni esterne alla Renault Clio ma capace di costare di meno come prezzo d’acquisto – ovviamente batterie escluse – di meno come spesa di ricarica rispetto alla spesa equivalente di carburante e completamente a zero emissioni. Secondo noi le città presto chiederanno esclusivamente modelli che non inquinano e la maturità del mercato verrà raggiunta molto in fretta».

    Fonte: http://www.repubblica.it