Osservatorio Metanauto: solo l’1,8% del parco circolante è alimentato a metano

08/09/2011 - Nicola Ventura

    Delle 36.651.669 autovetture circolanti in Italia all’inizio del 2011 ben il 93,58% era costituito da modelli con alimentazione tradizionale, cioè a benzina o a gasolio. Nonostante gli incentivi alle soluzioni ecologiche del 2009

    – commenta l’Osservatorio Metanauto (struttura di ricerca sul metano per autotrazione) che ha reso nota una sua analisi condotta su dati ACI – la presenza di auto con alimentazioni alternative sulle strade italiane è ancora marginale. Le vetture a metano costituiscono l’1,80% del parco, quelle a gpl sono il 4,62%, mentre per le auto elettriche la quota è praticamente nulla (0,003%), dato che, secondo l’Aci, gli esemplari circolanti all’inizio del 2011 erano soltanto 1.279.
    La coscienza ecologica delle persone sta crescendo – sostiene l’Osservatorio Metanauto – ma se si vuole affrontare veramente la questione ambientale occorre che ci sia anche un sistema di premi (incentivi) per chi sceglie l’auto verde. I dati degli ultimi anni sono illuminanti in proposito. Se poniamo a confronto la situazione delle vendite di auto a metano con incentivi e senza incentivi emerge con grande chiarezza l’importanza degli aiuti pubblici alle scelte ecologiche. Nel 2008 la quota delle vetture a metano sulle immatricolazioni era del 3,66%, nel 2009 con gli incentivi è passata al 5,92%, nel 2010 è scesa a 3,34% e nei primi cinque mesi del 2011 è scesa ulteriormente all’1,92%. Sempre schiacciata intorno a zero invece l’incidenza delle auto elettriche, ma non per mancanza di interesse del pubblico, quanto per mancanza di modelli a prezzi ragionevoli, modelli che invece esistono per il metano.

    “Sarebbe quindi opportuno – sostiene Dante Natali, a capo dell’Osservatorio Metanauto e presidente di Federmetano – che si creassero nuovamente le condizioni per rilanciare tutti i possibili consumi automobilistici virtuosi in termini ambientali, considerando anche che ci sono soluzioni, come il metano, che hanno già dimostrato la loro efficacia nella riduzione delle emissioni”.