Autopromotec: importante crescita delle auto a gas ma servono i distributori

20/01/2010 - Nicola Ventura

    Nel 2009 le immatricolazioni di autovetture a gas (metano e gpl) sono state 22 su 100 con una fortissima crescita rispetto al 2008, quando erano state soltanto 7 su 100. A fare le spese di questa richiesta di alimentazione a gas

    sono state le immatricolazioni di vetture a benzina, scese da 42 a 36 su 100, e quelle di vetture a gasolio, scese da 50 a 42 su 100.

    La forte avanzata dell’alimentazione a gas è da attribuirsi soprattutto agli incentivi alla rottamazione e alle auto ecologiche entrati in vigore il 7 febbraio 2009. Tali incentivi sono scaduti e il governo ha già manifestato l’intenzione di rinnovarli privilegiando ancora una volta le vetture a basso impatto ambientale e tra queste anche quelle a metano e gpl.

    Secondo l’Osservatorio Autopromotec la crescita dell’uso del gas per l’alimentazione degli autoveicoli in Italia è comunque destinata a continuare anche dopo la scadenza dei probabili incentivi per il 2010. Tale crescita è destinata ad avere un impatto positivo sull’ambiente ma anche ad influenzare in maniera significativa il mondo della distribuzione del carburante.

    In futuro, i distributori tradizionali che erogano soltanto benzina e gasolio potrebbero infatti essere sostituiti sempre più frequentemente da impianti multicarburante, in grado cioè di fornire oltre a benzina e gasolio anche gpl e metano con l’assistenza di addetti ed anche in modalità self service. Affinché tutte le soluzioni tecnologiche già disponibili possano diventare effettivamente operative occorrono aggiornamenti normativi che sono però previsti da una proposta di legge la cui eventuale approvazione muterà radicalmente lo scenario.

    La distribuzione dei carburanti, sostiene l’Osservatorio Autopromotec è comunque già oggi investita da un processo di innovazione tecnologica che comporta anche la necessità di formazione professionale e l’adeguamento delle politiche commerciali in funzione dei nuovi orientamenti del mercato.

    La rete italiana dei distributori è oggi caratterizzata da un’eccessiva frammentazione, con maggiori costi di gestione che si scaricano sui prezzi di benzina e gasolio, prezzi che, al netto delle imposte, sono sistematicamente superiori alla media europea.

    Proprio l’ampliamento della gamma di carburanti offerti, insieme ad altre iniziative, potrebbe essere l’arma vincente per determinare una maggiore efficienza del sistema italiano di distribuzione di carburanti con ripercussioni positive anche per i consumatori.