GP Monza: un polo scientifico per studiare biocombustibili

13/09/2008 - Nicola Ventura

    Un grande polo scientifico nell’autodromo di Monza, per studiare sicurezza stradale e nuovi combustibili. E’ solo uno dei progetti che Cludio Vigano’, dal 2004 presidente della Sias Autodromo, ha presentato prima del via al 79* Gran Premio d’Italia di Formula 1 e alla sfida Ferrari – McLaren.

    “Il nostro obiettivo – spiega Vigano’ – e’ quello di creare un’area attrezzata per la sperimentazione di carburanti e sistemi di propulsione innovativi, come biocombustibili, idrogeno e biogas”. Nuovi combustibili che potranno alimentare alcuni mezzi della flotta dell’autodromo. Mentre per la mobilita’ quotidiana, fuori dalle piste di F1, verranno realizzati laboratori per lo studio e la gestione del traffico in citta’. “Potremmo creare – continua Vigano’ – aree attrezzate per la guida sicura dotate di impianti per simulare diverse condizioni di aderenza. In particolare un’area da utilizzare per l’educazione alla sicurezza stradale degli studenti”.

    Grandi novita’ per l’autodromo e idee che prendono il via dalla firma della nuova concessione con il comune, che per 19 anni affittera’ alla Sias la pista di Monza. Nel contratto aumentano il canone e gli oneri ambientali e logistici per la societa’, ma anche il tempo per ammortizzare i costi. “I lavori – spiega il presidente Sias-, che hanno impegnato notevoli risorse, dovevano essere fatti, altrimenti avremmo perso il Gran Premio. La convenzione ci da’ qualche responsabilita’ in piu’ come l’impegno sulla tutela del verde con la piantumazione di 600 alberi ogni anno”.

    L’autodromo dopo il restyling si presentera’ rinnovato ai 150mila visitatori in arrivo in citta’ per la grande sfida. In particolare sono state realizzate nuove aperture per il recupero dei mezzi, 6.413 nuovi seggiolini campeggiano sulla tribuna laterane, mentre sono state rinforzate le protezioni della variante Ascari. “Nella nuova convenzione – spiega il sindaco di Monza Marco Mariani – c’e’ l’idea che l’autodromo debba vivere in tranquillita’, ma anche la necessita’ di far vivere il parco nel migliore dei modi rispettando un patrimonio arboreo unico”.

    Fonte: http://www.agi.it