Sempre più auto a gas nelle aree metropolitane

07/12/2009 - Nicola Ventura

    Secondo le rielaborazioni di Consorzio Ecogas e Assogasliquidi/Federchimica (su dati CED Ministero dei Trasporti, aggiornamento 30/09/2009) nei primi 9 mesi del 2009 ben il 58,39% delle trasformazioni a GPL e il 38,60% di quelle a metano si è concentrato in 26 aree metropolitane.

    Occupano i primi cinque posti della classifica Napoli, Roma, Torino, Milano e Bologna per il GPL e Bologna,  Parma, Napoli, Perugia  e Foggia per il metano.

    Negli anni si è assistito infatti ad un mutamento del profilo dell’automobilista che sceglie il GPL o il metano per la propria auto. Oggi il gas viene utilizzato sempre più spesso in ambito urbano, per poter circolare sempre, in quanto gli autoveicoli a gas sono esonerati dalle limitazioni alla circolazione grazie alle basse emissioni inquinanti: i carburanti gassosi sono ecologici e consentono un abbattimento medio delle emissioni di CO2 del 13%, rivelandosi una delle politiche più incisive per il raggiungimento degli obiettivi Ue.

    Infatti GPL e metano risultano i migliori tra i carburanti fossili in relazione all’impatto ambientale. Nel recente studio del Consorzio Europeo JEC (Joint Research Center – Eucar – Concawe) sono stati calcolati i valori medi delle emissioni di CO2equivalenti per unità di energia, relative a tutto il ciclo di vita dei differenti carburanti. Valori che assumeranno a breve rilevanza giuridica, poiché serviranno come base di calcolo in relazione agli obblighi derivanti dalla Direttiva 2009/30/CE in materia di riduzione delle emissioni climalteranti dei combustibili per auto. I risultati premiano GPL e metano, che possono contare su un minor contributo ai gas serra: se Diesel e Benzina valgono rispettivamente 87,4 e 85,8 grammi di CO2 equivalenti per Megajoule (gCO2eq/MJ), Metano e GPL si fermano a 76,7 e GPL 73,6. L’utilizzo del gas in autotrazione costituisce quindi senza dubbio una forma di rinnovo ambientale del circolante immediata e ad alto rapporto benefici costi.

    Inoltre l’evoluzione tecnologica, che ha reso minime – ma più spesso nulle –  le perdite di potenza, permette la trasformazione di vetture di piccola cilindrata adatte al traffico cittadino.