Nuova Nissan Leaf In Usa entro il 2010

24/10/2009 - Nicola Ventura

    La notizia è ufficiale: Nissan North America, Inc. ha annunciato che le prenotazioni per la nuova auto elettrica a emissioni zero LEAF inizieranno dalla primavera del 2010. “L’esplosione di interesse manifestata soprattutto dalle persone residenti nei mercati di primo lancio

    ci ha confermato l’importanza di allestire un sistema di prenotazioni”, ha affermato Carlos Tavares, Responsabile della filiale Nissan operante nell’America Settentrionale, Centrale e Meridionale. “Puntiamo a riconfermare almeno 20.000 prenotazioni per quando il modello LEAF, primo veicolo a emissioni zero per la produzione su vasta scala, arriverà sul mercato alla fine del 2010”.

    Nissan inviterà i clienti ad aderire al programma tramite l’opzione “opt-in” che consentirà di ricevere aggiornamenti e informazioni su LEAF mediante un sistema di prenotazione con cui verrà comunicata la disponibilità della vettura per il test drive o il ritiro. I partecipanti riceveranno tutte le ultime notizie sulle iniziative intraprese dall’azienda a sostegno delle emissioni zero, oltre che sulla vettura e su come passare ai veicoli “plug-in”.

    “Da qui al lancio, l’obiettivo sarà intensificare il rapporto con questo gruppo entusiasta e in rapida crescita”, ha concluso Tavares. Circa il 70% dei nordamericani che hanno contattato Nissan per richiedere informazioni sulla LEAF risiede nei mercati in cui il veicolo interamente elettrico a emissioni zero farà la sua prima comparsa. Tra coloro che hanno contattato Nissan, circa la metà ha riferito di voler entrare in possesso della LEAF non appena sarà disponibile, mentre un altro 45% ha espresso il desiderio di possedere un veicolo elettrico nei prossimi due-tre anni. Le aree metropolitane con il più alto tasso di interesse da parte dei consumatori sono state San Diego (California); Tucson (Arizona); Seattle; Portland (Oregon) e Los Angeles, che rientrano tutte nei primi mercati in cui la LEAF sarà disponibile a livello globale.

    Fonte: http://www.repubblica.it