Provincia di Lecco: 3 distributori di metano in arrivo?

11/02/2010 - Nicola Ventura

    La Provincia di Lecco è una delle poche a non ospitare sul proprio territorio neppure una stazione di rifornimento di metano per autoveicoli. Il tutto mentre il mercato dei carburanti alternativi alla benzina e il gasolio è in piena espansione,

    come quello delle vendite delle auto ecologiche.

    Tra l’altro in una zona dove l’inquinamento, dovuto specialmente al traffico, è alle stelle. Molto meglio non va per il gpl, gas di petrolio liquefatto: le pompe si contano sulle dita di due mani.

    Ma la situazione a quanto pare potrebbe cambiare rapidamente e da nessun impianto presto potrebbero sorgerne addirittura due in un colpo solo, uno a Osnago, l’altro a Cesane Brianza. Ma si parla addirittura di un terzo, a Merate.

    A SOBBARCARSI i primi due interventi sarà Acel service, la società pubblica che si occupa del metano civile. I tecnici della Srl hanno già commissionato uno studio di fattibilità. Il costo previsto varia dai 500 mila ai 600 mila euro per ogni area di rifornimento.

    La più economica da realizzare sarà quella di Osnago, presso il comparto industriale denominato «Le Foglie», sul confine con Brugarolo, lungo la Sp 56 e a poche decine di metri della ex Ss 36 e la provinciale 54, in un punto strategico dunque, perché immediatamente sopra un gasdotto a cui collegarsi.

    Di contro a Cesana il terreno individuato appartiene alla municipalizzata. Alla doppia buona notizia esulta Paolo Strina, sindaco di Osnago, che da tempo sta esercitando pressioni per l’apertura del distributore nel suo paese e che venerdì dovrebbe incontrare i manager di Acel per mettere a punto il piano. «Sembra proprio la volta buona – commenta soddisfatto – Si tratta di dare una risposta positiva a un interesse collettivo».

    IL COSTO di un chilo di metano è pari a un litro e mezzo di carburante, con una percorrenza del 40% superiore rispetto al gpl e addirittura del 60% dei mezzi a verde. Senza dimenticare i benefici ambientali, perché il gas naturale è il carburante fossile più ecologico esistente, con il 25% delle emissioni di anidride carbonica in meno rispetto alla benzina e il 15% del al gasolio. Inoltre non genera Pm10. Un guadagno sotto tutti i profili dunque, salute compresa. Secondo un recente studio l’impiego massiccio del gas per rifornire le auto consentirebbe l’1,5% di decessi in meno per malattie legate alla pessima qualità dell’aria.

    A Merate invece è stato un operatore privato, che gestisce l’impianto della Shell lungo la Sp 54, a proporre l’iniziativa all’Amministrazione comunale. Vorrebbe acquisire un lotto confinante alla stazione di servizio, ma prima occorre cambiarne la destinazione d’uso. Per questo ha già inoltrato un’apposita richiesta in vista del nuovo Pgt.

    Fonte: http://ilgiorno.ilsole24ore.com