UE: servono ibride plug-in, elettriche e fuel-cell per ridurre la CO2 entro il 2050

07/12/2010 - Nicola Ventura

    I leader dell’UE e del G8 (gruppo degli otto) nel 2009 si sono accordati per ottenere una riduzione dell’80% delle emissioni di anidride carbonica (CO2) entro il 2050, al fine di stabilizzare la CO2 atmosferica a 450 parti per milione e di contenere il riscaldamento globale

    sotto il livello di sicurezza di 2°C. Ma per assicurare l’obbiettivo generale dell’80% di decarbonizzazione entro i prossimi 40 anni potrebbe essere necessaria la decarbonizzazione del 95% del settore del trasporto su strada.

    Un nuovo studio, commissionato e preparato da una coalizione di oltre 30 dei maggiori produttori mondiali di automobili, imprese petrolifere e di gas, utilità, organizzazioni non governative (ONG), la Commissione europea e organizzazioni governative e di energie rinnovabili, afferma che un portfolio di motori avanzati come quelli montati sui veicoli elettrici a celle a combustibile (FCEV), ibridi elettrici plug-in (PHEV) ed elettrici a batteria (BEV) aiuterebbe a raggiungere questo obbiettivo.

    La relazione intitolata “A portfolio of power-trains for Europe: a fact-based analysis. The role of battery electric vehicles, plug-in hybrids and fuel cell electric vehicles” fa parte dell’Iniziativa tecnologica congiunta (ITC) in materia di idrogeno e celle a combustibile (FCH), che intende accelerare lo sviluppo e la commercializzazione delle tecnologie a celle combustibili e idrogeno in Europa. Secondo gli esperti, questo portfolio richiama l’attenzione sulla natura complementare di queste tecnologie. Ciascuna tecnologia offre una soluzione per diversi ambienti e comportamenti di guida.

    Lo studio ha rivelato che le automobili elettriche avranno un ruolo fondamentale nell’aiutarci a ottenere un futuro più ecologico; infatti sono in grado, non solo di ridurre in modo efficace la CO2, ma anche di ridurre le emissioni locali. Secondo gli esperti, i FCEV sembrano essere la soluzione con minori emissioni di carbonio per le lunghe percorrenze e per le automobili di maggiori dimensioni. Lo studio rivela che i produttori di automobili sono entusiasti di adattare le loro linee di produzione agli FCEV, in particolare dopo aver visto i risultati positivi conseguiti da oltre 500 automobili a celle a combustibile che hanno percorso oltre 15 milioni di kilometri con 90.000 rifornimenti.

    Un intero portfolio di motori assicurerà la soddisfazione delle necessità dei consumatori. In linea con questo, se gli europei vogliono ottenere la sostenibilità a lungo termine della mobilità personale, sono necessarie infrastrutture ambientali e per il rifornimento.

    “In relazione all’area di applicazione del trasporto e delle infrastrutture di rifornimento, che rappresenta gran parte del nostro bilancio operativo, accolgo con gran favore l’eccellente esercizio di analisi comparativa portato avanti per esaminare diversi sistemi propulsivi in Europa, usato per fornire solide basi allo sviluppo di un documento di progetto per la commercializzazione di tecnologie promettenti come le celle a combustibile e l’idrogeno,” ha detto Bert De Colvenaer, direttore esecutivo ITC FCH.

    “Assieme ai feedback provenienti da vari progetti supportati dal nostro progetto, questo di sicuro ci aiuterà a definire in modo più adeguato il nostro supporto, specialmente in quell’area di applicazione. Noi potremmo supportare iniziative simili nel settore delle applicazioni stazionarie, oltre che in mercati nuovi (energia di backup, carrelli elevatori).”

    Sia il mercato europeo che quello mondiale si possono aspettare di avere un incremento dei veicoli per il trasporto di passeggeri fino al 2050, con cifre che raggiungeranno i 273 milioni in Europa e i 2,5 miliardi nel mondo. I miglioramenti ai motori convenzionali a combustione interna o i combustibili alternativi non sono sufficienti. Ad assillare le menti di molti è l’incertezza riguardante la disponibilità per le automobili per il trasporto passeggeri dei biocarburanti prodotti in modo sostenibile. Altri settori, tra cui il trasporto aereo, quello marittimo e l’industria pesante, stanno tenendo d’occhio questi biocarburanti per usarli essi stessi.

    Gli esperti affermano che gli europei devono sviluppare una serie di tecnologie per garantire la sostenibilità nel lungo periodo della loro mobilità.

    All’ITC FCH partecipano anche multinazionali, e piccole e medie imprese (PMI), rappresentate dal Gruppo industriale europeo dell’ITC FCH, oltre a università e istituti di ricerca.

    Contemporaneamente, il Gruppo industriale europeo dell’ITC FCH, chiamato New Energy World Industry Grouping “Fuel Cell and Hydrogen for Sustainability” (NEW-IG), è l’interlocutore chiave per la Commissione europea per quanto riguarda l’ITC.

    Per scaricare lo studio “A portfolio of power-trains for Europe: a fact-based analysis. The role of battery electric vehicles, plug-in hybrids and fuel cell electric vehicles”, fare clic: qui