Metano come il diesel? La verità è un’altra…

24/10/2018 - Nicola Ventura

Metano sotto accusa! Secondo uno studio di Transport & Environment (ripreso oggi anche da Repubblica.it) l’uso del gas fossile nei trasporti è dannoso per il clima quanto quello di benzina, del gasolio o dei carburanti navali convenzionali.

Quindi tutto ciò in cui abbiamo creduto fin’ora erano solo barzellette? Tutti gli studi condotti negli anni solo panzane?

Erano incapaci i ricercatori della Bicocca che nel 2009 con uno studio tutto italiano certificavano che “Con i veicoli a metano si guadagna in salute e in costi sociali” ?
 
Già, perchè in dieci anni di ecomotori di studi che teorizzavano scenari puntalmente smentiti da altri studi pubblicati pochi mesi dopo ne abbiamo visti davvero tanti. 
 
Ma quel 1,3% di decessi in meno se si fosse continuato ad investire nella mobilità a metano non lo dimenticheremo facilmente e non osiamo nemmeno immaginare quali numeri sarebbero venuti fuori se il team di ricerca guidato dal ricercatore Gabriele Grea invece che sul metano fossile avesse pronosticato quel che il mercato avrebbe offerto dieci anni dopo: il biometano!

La risposta più seria, credibile e concreta per noi è quella di NGV Italy:

“Lo studio è figlio di un pregiudizio nei confronti del gas naturale per i trasporti ed è già stato confutato da numerose altre analisi indipendenti che invece confermano le caratteristiche di sostenibilità di questa fonte energetica e i suoi impatti ambientali significativamente minori rispetto ai combustibili derivati dal petrolio come diesel e benzina.

E’ ampiamente noto, infatti, che il ricorso al gas naturale per l’autotrazione riduce le emissioni di gas serra in modo significativo dato che il contenuto di carbonio del metano è estremamente più basso sia di quello di benzina e di gasolio mentre il peso delle emissioni di gas serra dell’industria estrattiva ha un impatto praticamente irrilevante rispetto al totale delle emissioni di gas serra planetarie.

A livello di inquinanti il gas naturale abbatte in modo estremo sia le emissioni di PM che di NOx, che sono il vero grande problema per la qualità dell’aria nelle nostre città.

Lo studio ammette i benefici del biometano e degli altri gas rinnovabili ma ne sottovaluta molto le enormi potenzialità. Se il biometano potenzialmente producibile in Italia fosse interamente destinato ai trasporti (come previsto dal recente decreto incentivi biometano) potrebbe alimentare un terzo del parco circolante con energia rinnovabile al 100%.

Si tratta di un attacco infondato a una filiera molto importante per l’industria e l’occupazione in Europa, in un momento decisivo per il futuro della mobilità sostenibile nel nostro continente, nonché importantissima tecnologia di transizione che può portare ad un futuro più sostenibile.

Occorre infine considerare, che, la normativa europea sulle emissioni di gas serra è fortemente sbilanciata verso i veicoli elettrici tanto che un veicolo elettrico alimentato con energia prodotta da combustione di carbone viene considerato ad emissioni zero, mentre un veicolo alimentato con biometano al 100% viene considerato altamente emissivo. Tale stortura è dovuta al fatto che la normativa non considera mai l’intera filiera di produzione dell’energia per stabilire le reali emissioni dei veicoli”.