ISTAT-METANO: i commenti di Vettori (Assogasmetano) e Natali (Federmetano)

05/02/2013 - Nicola Ventura

    In seguito all'ordierna comunicazione dell'ISTAT di aver inserito il Metano per Autotrazione nel paniere dei beni al consumo abbiamo chiesto ai Presidenti delle principali associazioni di categoria dei distributori di metano il loro commento.

    Paolo Vettori (Assogasmetano):
    "L'inserimento nel paniere ISTAT del prezzo "al pubblico" del metano per auto è un fatto significativo e non ci preoccupa, anzi.
    Sono anni che lavoriamo per dare un ruolo al metano per auto nel contesto energetico e ambientale del Paese. L'inserimento nel paniere va in questa direzione. E' quindi una novità che salutiamo con soddisfazione: significa che la distribuzione del metano auto non è più un fatto marginale, ma fa parte a tutti gli effetti del contesto economico."

    Ing. Dante Natali (Federmetano):
    “L’ingresso del metano per autotrazione nel paniere dei beni presi in considerazione dall’Istat per il calcolo dell’inflazione testimonia la crescente importanza dei veicoli a metano nel panorama automobilistico italiano.
    Il mercato dell’auto nel nostro Paese, infatti, ha visto nel 2012, a fronte di un calo generalizzato delle immatricolazioni di quasi il 20%, l’aumento del 40% delle nuove immatricolazioni di veicoli a metano.
    Il gradimento degli italiani nei confronti dei veicoli a metano, quindi, è in crescita, grazie soprattutto al fatto che il metano è il carburante più economico tra quelli oggi maggiormente diffusi, ed al contempo garantisce una riduzione delle emissioni di sostanze nocive per l’ambiente”.

    Pur concordando sia con Vettori che con Natali sul fatto che l'ingresso del metano per autotrazione sia la conferma che questo ecologico carburante è entrato a tutti gli effetti nel vita economica degli italiani, noi auspichiamo che questa novità possa portare maggior attenzione alle necessità dei proprietari di veicoli a metano (vedi ad es. il self service) e magari anche diventare un freno all'escalation dei prezzi che in molte zone d'Italia ha da tempo superato la soglia psicologica di 1€ al kg.