Gli scooter a metano dell’Istituto ‘Alberti’ di Rimini al JRC di Ispra

02/02/2011 - Nicola Ventura

    Nell’ambito dell’innovativo progetto scolastico di costruzione di motori ecologici a metano, avviato dall’istituto “Leon Battista Alberti”e sostenuto dalla Provincia di Rimini, nei giorni scorsi l’Assessore alle politiche energetiche

    Stefania Sabba ha visitato il ‘Jont Research Centre’ di Ispra (Istituto superiore per la ricerca ambientale), per definire i termini di un accordo che porterà alla sperimentazione per omologare ufficialmente i prototipi di scooter a metano realizzati dall’istituto riminese.

    Sono già diversi i prototipi realizzati e testati con successo dall’istituto Alberti; ora, grazie all’impegno congiunto della Scuola e dell’Assessorato all’Ambiente della Provincia di Rimini, sarà finalmente possibile il passare dalla fase sperimentale a quella del definitivo riconoscimento, e quindi all’omologazione.

    Il “JRC” rappresenta proprio questa possibilità, essendo il centro di ricerca posto alle dipendenze dell’Unione Europea deputato per la definizione, prima tecnica, e poi legislativa delle norme relative ai motori Euro. Un centro all’avanguardia che potrà studiare il funzionamento dei motori a metano, verificarne l’impatto in termini di emissioni e di sicurezza. Fino ad arrivare a suggerire una Direttiva di stampo europeo che porti all’omologazione dei mezzi così trasformati, attraverso la definizione delle norme tecniche di riferimento.

    Prossimamente verrà sottoscritta dal JRC e dalla Provincia di Rimini una convenzione che fisserà i reciproci impegni e i tempi dello studio, da concludere comunque entro l’anno.

    “Quello raggiunto è un risultato importante”, sottolinea l’Assessore Sabba.”in quanto una sperimentazione avviata da una scuola riminese, il Leon Battista Alberti, sostenuta dalla Provincia, approda ad uno studio di livello europeo e alla premessa tecnica di un riconoscimento legislativo. A dimostrazione che se le idee sono buone, anche piccole realtà possono favorire la ricerca e l’innovazione tecnologica.

    Un plauso va alla scuola, agli studenti e ai docenti che hanno lavorato attivamente a questo risultato, con in testa il Prof. Rossi che è stato fin dall’inizio il coordinatore del progetto”.