Aria-Alluminio: il futuro delle batterie secondo Alcoa e Phinergy

26/06/2014 - daniele.pizzo

    Aria e alluminio: dalla reazione chimica di questi due componenti in futuro si potranno ottenere auto elettriche dall’autonomia oggi impensabile. Fino a 1.600 km, come vuole dimostrare il prototipo realizzato dalla israeliana Phinergy e dal collosso dell’alluminio Alcoa, una Citroen C1 equipaggiata con un motore elettrico e una batteria aria-alluminio la cui densità energetica è di gran lunga superiore a quella degli attuali accumulatori.

    La batteria aria-alluminio di Phinergy-Alcoa è formata da 50 piastre, ognuna delle quali può assicurare un’autonomia di oltre 30 km. Il nuovo tipo di accumulatore offre dunque una grande autonomia, però non può essere ricaricato, pertanto è stato ideato come una sorta di riserva di emergenza per auto elettriche dotate di altri tipi di batteria che meglio sopportano i frequenti cicli di ricarica. In questo modo, sostengono Alcoa e Phinerhy, si riduce quella “ansia da autonomia” che affligge molti utilizzatori odierni di auto ad energia elettrica senza dover ricorrere ad un motore a combustione interna che funga da “range extender”, ovvero da generatore, come avviene ad esempio su Chevrolet Volt ed Opel Ampera.

    Esaurita la carica la batteria aria-alluminio va dunque sostituita anche se, assicurano i due partner, l’alta riciclabilità dell’alluminio ne consente un impatto ambientale minimo e l’operazione di sostituzione è piuttosto rapida. Per l’introduzione sul mercato di massa Phinergy prevede che si dovrà attendere il 2017. Tra i costruttori interessati a questa tecnologia c’è anche la californiana Tesla Motors che sta conducendo ricerche in proprio.
     
    https://www.youtube.com/watch?v=cNauK0Gb1-c