Eni Archivi - Ecomotori.net Il Portale della Mobilità Sostenibile Fri, 01 Oct 2021 06:35:36 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.8.3 Snam4Mobility ed Eni: nuovo distributore di metano ad Aversa (CE) https://www.ecomotori.net/news/snam4mobility-ed-eni-nuovo-distributore-di-metano-ad-aversa-ce/ Fri, 01 Oct 2021 08:00:00 +0000 https://www.ecomotori.net/?p=19183 Snam4Mobility, la società di Snam attiva nella mobilità sostenibile, ed Eni hanno aperto ad Aversa (Caserta) una nuova stazione di rifornimento di gas naturale e biometano per auto.

Il distributore, situato in Via Vito di Jasi angolo Viale Kennedy, rafforza l’offerta di CNG (gas naturale compresso) come carburante alternativo in Campania ed erogherà anche biometano (Bio-CNG) prodotto nell’impianto Snam di Albairate (Parco Agricolo Sud di Milano) e poi immesso nella rete di trasporto.  

Grazie alla partnership tra Snam4Mobility ed Eni, sono già state aperte stazioni di rifornimento di gas naturale e biometano anche in Trentino-Alto Adige (Levico Terme, TN), Piemonte (Busano, TO), Veneto (Schio, VI), Emilia Romagna (Modena e Bologna) e Puglia (Noicattaro, BA). 

L’inaugurazione di Aversa è un altro un importante traguardo nell’impegno di Eni nella promozione della mobilità sostenibile in Italia. La mobilità a gas naturale è una tra le tecnologie disponibili per abbattere le emissioni inquinanti: e con il progressivo sviluppo di una filiera del biometano, che può essere immesso nelle infrastrutture già esistenti, la mobilità a gas naturale sta diventando anche rinnovabile. Eni ha già avviato in quota parte la distribuzione di biometano nella propria rete di stazioni CNG in Italia (al momento 104, con un piano che prevede di arrivare a 120 entro la fine del 2022) e prevede di distribuire solo biometano dal prossimo anno: a seguito dell’acquisizione di FRI-EL Biogas Holding, Eni diverrà il primo produttore di biometano in Italia con le potenzialità d’immissione in rete, a regime, di oltre 50 milioni di metri cubi anno di biometano prodotto da fonti rinnovabili.  

Con l’apertura della stazione di rifornimento di Aversa, Eni rafforza ulteriormente la sua offerta per la mobilità sostenibile: su una rete di circa 4.000 impianti, 3.500 erogano Eni Diesel+, il diesel premium con il 15% di HVO (olio vegetale idrogenato), biocarburante di cui Eni è l’unico produttore italiano e che oggi viene prodotto nelle bioraffinerie a Gela e Venezia. Inoltre, circa 1.000 impianti Eni erogano GPL e/o metano. Per il rifornimento dei mezzi pesanti, Eni ha già 14 stazioni di servizio che erogano LNG e ha in corso un piano di sviluppo che prevede di arrivare a 20 stazioni entro il prossimo anno. Inoltre, Eni a inizio 2022 inaugurerà la prima stazione di rifornimento idrogeno in Italia in ambito urbano a Mestre (Venezia), e a seguire sarà realizzata la seconda a San Donato Milanese.

La produzione di biometano e la vendita di vettori energetici low carbon e di servizi alla mobilità nelle stazioni di servizio, insieme allo sviluppo delle bioraffinerie e alla recente fusione dei business rinnovabili e del retail, sono tra le principali leve del percorso di decarbonizzazione del piano strategico di Eni, che consentirà di fornire una varietà di prodotti interamente decarbonizzati, coniugando sostenibilità ambientale e finanziaria.

Snam4Mobility, società controllata al 100% da Snam, fornisce servizi integrati per una mobilità sostenibile “smart green” a gas naturale e biometano, realizzando infrastrutture di distribuzione e fornendo componenti per distributori (compressori, dispenser) di cui, attraverso Cubogas, è tra i leader di mercato. Per rafforzare la rete distributiva, Snam4Mobility realizza infrastrutture di distribuzione di gas compresso (CNG e bio-CNG) per automobili e liquefatto (GNL e bio-GNL) per i trasporti pesanti. Nel piano strategico 2020-2024 di Snam è prevista la realizzazione di 150 nuove stazioni di rifornimento di gas naturale e biometano e delle prime cinque stazioni di rifornimento di idrogeno.

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Self Service Metano: quasi pronti i primi impianti https://www.ecomotori.net/news/self-service-metano-quasi-pronti-i-primi-impianti/ Tue, 29 Dec 2020 14:04:17 +0000 https://www.ecomotori.net/?p=18595 Procedono speditamente i lavori di adeguamento dei distributori alla nuova normativa che finalmente consente la modalità self service anche per il metano.

Durante i workshop organizzati da ecomotori.net era emerso come uno degli ultimi scogli da superare fosse l’adeguamento dei software degli accettatori che devono prevedere tutti i passaggi in ottemperanza alla nuova normativa.

Fortech è la prima azienda che ha risposto in tempi rapidi a questa necessità ed ha già iniziato i lavori di adeguamento dei primi impianti ENI di Padova Corso 1° Maggio e Vicenza Viale della Scienza 6.

Il video che segue è stato realizzato proprio in questi impianti durante i lavori di aggiornamento e dimostra come tutto sia davvero pronto per iniziare a erogare in modalità self service.

Da informazioni in nostro possesso sono davvero tanti gli impianti in roadmap per eseguire i lavori di aggiornamento!

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Eni e CIB insieme per il biometano 100% Made in Italy https://www.ecomotori.net/news/eni-e-cib-insieme-per-il-biometano-100-made-in-italy/ Fri, 29 Mar 2019 13:47:47 +0000 http://www.ecomotori.net/?p=17361 Eni e Consorzio Italiano Biogas (CIB) hanno firmato oggi presso la Raffineria Eni di Sannazzaro de’ Burgondi (Pavia) un accordo volto a promuovere la produzione di biometano avanzato derivante da effluenti zootecnici, sottoprodotti dell’agro-industria e colture di integrazione, e il suo utilizzo nel settore dei trasporti, nonché la creazione congiunta di nuove opportunità per le imprese socie del Consorzio attraverso l’avvio di iniziative imprenditoriali da sviluppare in partnership.

L’accordo, che si inquadra nell’ambito della promozione dei principi dell’economia circolare nella produzione energetica, è stato firmato da Giuseppe Ricci, Eni Chief Refining & Marketing Officer, e dal presidente del Consorzio Italiano Biogas, Piero Gattoni, alla presenza del Ministro delle Politiche agricole, alimentari, forestali e del turismo Gian Marco Centinaio.

In base all’intesa, la collaborazione tra Eni e il CIB si concretizzerà con l’istituzione di un tavolo di lavoro e di studio che si riunirà periodicamente per valutare e definire le modalità di interazione più efficienti e convenienti per le parti.

L’accordo prevede di approfondire con gli associati iniziative commerciali e industriali attraverso un sistema che, partendo dal biogas prodotto attualmente e già utilizzato per produrre energia elettrica e termica, lo raffini per renderlo utilizzabile come carburante per autotrazione, nella forma di gas compresso oppure di gas naturale liquefatto.

L’accordo, nel prevedere un quantitativo obiettivo di ritiro da parte di Eni di circa 200 milioni di metri cubi di biometano producibile dalle aziende consorziate CIB, rafforza e consolida l’utilizzo del metano generato e prodotto nei processi agricoli e zootecnici, con i vantaggi derivanti dalle minori emissioni in atmosfera e dal rafforzamento della competitività del settore primario.

Il biometano rappresenta una risorsa energetica utile, che si affianca all’utilizzo dei combustibili e dei carburanti di origine fossile contribuendo alla riduzione delle emissioni di gas serra e degli altri contaminanti, e costituisce inoltre un elemento di sviluppo economico e industriale sul territorio attraverso la valorizzazione delle filiere industriali e dei settori dell’agricoltura e dell’agroalimentare. Le agroenergie rappresentano una fonte fondamentale di integrazione al reddito delle imprese agricole, e puntare in questo senso sulla produzione di biocarburanti avanzati è un segnale di attenzione importante verso un settore che ha investito negli ultimi anni oltre 4 miliardi di euro e creato 12.000 posti di lavoro.

Questo accordo, che promuove la raffinazione del biogas a biometano in piena collaborazione e integrazione con le tante aziende agricole e zootecniche del Consorzio, rappresenta per Eni un ulteriore passo avanti nella produzione dei biocarburanti avanzati e si aggiunge alla filiera che ha avviato con la trasformazione delle bioraffinerie di Venezia e Gela.

«Il comparto del biogas e del biometano è una realtà fondamentale per l’agricoltura italiana, sulla quale occorre investire puntando su tecnologia e ricerca. L’accordo tra il Consorzio Italiano Biogas e l’Eni può rappresentare una spinta concreta verso l’innovazione e in favore della tutela dell’ambiente. Dall’agricoltura, che è un settore primario della nostra economia, può partire un’importante sfida che va verso il futuro e verso un’energia più pulita e più verde». È quanto dichiara il sen. Gian Marco Centinaio, Ministro delle Politiche agricole alimentari, forestali e del turismo.

«Attraverso questo accordo Eni compie un altro importante passo nell’applicazione dei principi dell’economia circolare alla produzione energetica, una leva strategica nella transizione verso un’energia decarbonizzata e sempre più sostenibile. Un percorso che ha visto l’azienda – spiega Giuseppe Ricci, Chief Refining & Marketing Officer di Eni – realizzare progetti di grande importanza, come la prima conversione al mondo da raffineria tradizionale in bioraffineria e la realizzazione della tecnologia waste to fuel, che prevede l’impiego della frazione organica dei rifiuti urbani per generare un olio da utilizzare nella produzione di biocarburante per il trasporto marittimo».

«L’accordo congiunto con Eni testimonia come il biometano, molecola particolarmente flessibile, sia destinato ad avere un ruolo importante nella transizione energetica in corso» afferma Piero Gattoni, Presidente del CIB. «Grazie al lavoro svolto in questi anni dal Consorzio per favorire l’integrazione del biogas in agricoltura – continua Gattoni – è stato possibile avviare questa proficua interlocuzione e puntare, entro il 2022, all’ambizioso obiettivo di distribuire ben 200 milioni di metri cubi di biometano avanzato, prodotto in modo sostenibile dalle aziende agricole italiane».

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Accordo Eni – Coldiretti per il biometano agricolo https://www.ecomotori.net/news/accordo-eni-coldiretti-per-il-biometano-agricolo/ Wed, 13 Feb 2019 13:46:44 +0000 http://www.ecomotori.net/?p=17220 Alleanza tra Eni e Coldiretti per sviluppare la filiera italiana del biometano agricolo e rendere più sostenibile la mobilità in un’ottica di economia circolare. Eni e Coldiretti hanno sottoscritto il primo accordo di collaborazione con l’obiettivo di sviluppare nel settore trasporti la filiera nazionale del biometano avanzato, prodotto da rifiuti, valorizzando gli scarti e sottoprodotti ottenuti dall’agricoltura e dagli allevamenti. Il protocollo d’intesa è stato firmato a Lodi al Parco Tecnologico Padano dal Presidente di Coldiretti Ettore Prandini con Giuseppe Ricci, Direttore Generale di Eni Refining & Marketing alla presenza del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Guido Guidesi. L’obiettivo – spiegano Eni e Coldiretti – è la creazione della prima rete di rifornimento per il biometano agricolo “dal campo alla pompa” per raggiungere una produzione di 8 miliardi di metri cubi di gas “verde” entro il 2030 e aiutare l’ambiente.

“Mobilità sostenibile per noi significa la diversificazione dell’offerta puntando sui carburanti bio a sempre minore impatto ambientale – spiega il Direttore Generale Refining & Marketing di Eni Giuseppe Ricci – ed è per questo che abbiamo già convertito due raffinerie tradizionali in bioraffinerie, dove si produce il nostro biocarburante Eni diesel+, e per questo potenzieremo la nostra rete di stazioni di servizio a gas, compresso e liquefatto nelle quali la sostituzione del gas naturale con biometano rappresenterà un ulteriore importante passo avanti per la decarbonizzazione dei trasporti. L’accordo con Coldiretti permetterà l’integrazione su tutta la filiera produttiva, rappresentando una grande opportunità di sviluppo sostenibile integrato: non solo ambientale, ma anche economico e sociale”.

“Sfruttando gli scarti agricoli delle coltivazioni e degli allevamenti – spiega il Presidente di Coldiretti Ettore Prandini – i mini impianti per il biometano possono arrivare a coprire fino al 12% del consumo di gas in Italia. È necessario passare da un sistema che produce rifiuti e inquinamento verso un nuovo modello economico circolare in cui si produce valorizzando anche gli scarti con una evoluzione che rappresenta una parte significativa degli sforzi per modernizzare e trasformare l’economia italiana ed europea, orientandola verso una direzione più sostenibile in grado di combinare sviluppo economico, inclusione sociale e ambiente”.

Il biometano deriva dal biogas, fonte energetica rinnovabile, che può essere prodotto e consumato nella forma di gas naturale compresso (GNC) o di gas naturale liquefatto (GNL) e può contribuire alla riduzione delle emissioni di gas serra ed essere un elemento di sviluppo dell’agricoltura e dell’agroalimentare, settori che in Italia rivestono un ruolo strategico nella crescita dal punto di vista economico, occupazionale e per la produzione energetica da fonti rinnovabili.

La collaborazione tra le parti prevede una sinergia comune per promuovere la realizzazione di nuovi impianti di produzione del biometano. Coldiretti, che con 1,6 milioni di associati è la maggiore organizzazione di rappresentanza degli imprenditori agricoli a livello nazionale ed europeo, si occuperà di diffondere tra le aziende associate un modello di gestione dei sottoprodotti e degli scarti agricoli affinché siano valorizzate come materie prime nella produzione di biometano.

Eni metterà in campo azioni finalizzate a concretizzarne la produzione, il trasporto e l’immissione sia nella rete di vendita territoriale che in reti dedicate alle stesse imprese associate, nonché a offrire agli associati di Coldiretti proposte dedicate per l’uso di carburanti alternativi a basse emissioni di anidride carbonica dei mezzi utilizzati per le attività agricole. Ulteriori sviluppi della collaborazione verranno elaborati dagli esperti di Eni e Coldiretti, che avranno il compito di definire studi di fattibilità mirati in base alle varie tipologie di imprese associate, in particolare per la realizzazione di appositi impianti per il biometano.

L’accordo fra Eni e Coldiretti rappresenta un pilastro per l’evoluzione dal sistema dell’economia lineare, che parte dalla materia e termina con il rifiuto, verso un modello economico circolare, che si basa su un nuovo paradigma tra ambiente ed economia in cui i prodotti di oggi sono le risorse di domani.

Testimone dell’iniziativa il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Guido Guidesi, esponente lodigiano del Governo, che oltre ad evidenziare l’importanza dell’accordo, sottolinea come la sede scelta per ospitare la firma non sia stata casuale: “Ricerca e agricoltura, settori rappresentati rispettivamente da Eni e Coldiretti, si incontrano nel Parco Tecnologico Padano di Lodi, luogo dedicato proprio ai pilastri dell’innovazione. Sono convinto che il territorio lodigiano possa essere sempre più protagonista, non solo della collaborazione tra queste due realtà, ma anche della sinergia tra altri enti ed associazioni. Soggetti che potranno contribuire a fare di Lodi una capitale della ricerca e dell’agricoltura anche grazie al supporto della nuova università veterinaria”.

L’economia circolare offre alle imprese la possibilità di realizzare vantaggi economici considerevoli e di diventare più competitive, ma anche di realizzare significativi risparmi di energia e benefici per l’ambiente, creare nuovi posti di lavoro, offrendo opportunità di integrazione sociale, massimizzando l’uso di tutte le materie prime, i prodotti e i rifiuti, riducendo gli sprechi e le emissioni di gas a effetto serra, favorendo i risparmi energetici e lo sviluppo di tecnologie nel settore dei carburanti sostenibili.

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Eni: produrre metanolo dal metano https://www.ecomotori.net/news/eni-produrre-metanolo-dal-metano/ Mon, 11 Feb 2019 13:54:19 +0000 http://www.ecomotori.net/?p=17214 Eni e SABIC hanno firmato oggi un accordo per lo sviluppo congiunto di una tecnologia innovativa per la conversione del gas naturale in gas di sintesi, dal quale produrre combustibili a elevato valore e prodotti chimici, come il metanolo.

La partnership prevede, tra le altre attività, la realizzazione di un impianto industriale dimostrativo che sarà costruito e gestito all’interno di un sito Eni. Il progetto completerà lo sviluppo della tecnologia basata sull’ossidazione parziale catalitica a breve tempo di contatto (SCT-CPO) del gas naturale, in modo da supportare ulteriormente le attività di business di Eni e SABIC, valorizzando in modo più efficiente la fonte fossile più pulita e con minori emissioni di gas serra.

Questa tecnologia è stata sviluppata inizialmente da Eni nel corso di una intensa attività di ricerca e sviluppo. A questo know-how, si aggiunge la profonda competenza della ricerca SABIC nel campo della reattoristica, nonché l’esperienza industriale e la conoscenza derivanti dalla integrazione tra processi di generazione di gas di sintesi e processi per la produzione di prodotti chimici derivati.

Con questo accordo, Eni e SABIC potranno mettere a fattor comune competenze distintive a livello mondiale nel campo della ricerca e sviluppo per garantire il successo del progetto.

Questa collaborazione porterà allo sviluppo di una tecnologia estremamente innovativa per produrre gas di sintesi migliorando l’efficienza e riducendo CAPEX e OPEX rispetto alle tecnologie tradizionali, aumentandone la flessibilità rispetto alle cariche e contribuendo a ridurre le emissioni specifiche di CO2.

L’accordo è stato firmato da Fahad Al-Sherehy, Acting, Executive Vice President Technology and Innovation (SABIC), Giuseppe Tannoia, Executive Vice President Research & Development (Eni), e Giacomo Rispoli, Executive Vice President Licensing & Supply (Eni).

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