Autogas Italia Archivi - Ecomotori.net Il Portale della Mobilità Sostenibile Wed, 03 Feb 2021 14:49:25 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.8.3 Nautica sostenibile: Autogas Italia supera le 3000 conversioni bi-fuel GPL https://www.ecomotori.net/news/nautica-sostenibile-autogas-italia-supera-le-3000-conversioni-bi-fuel-gpl/ Wed, 03 Feb 2021 14:49:25 +0000 https://www.ecomotori.net/?p=18693 La società italiana Autogas Italia, specializzata nella produzione di innovativi sistemi per l’alimentazione a gas in motori endotermici, ha superato la soglia delle 3000 conversioni bi-fuel GPL sulle imbarcazioni.

L’azienda, in collegamento con Ecomotive Solutions – gruppo Holdim – da diversi anni è impegnata nello sviluppo di sistemi che applicati a motori fuoribordo permettono il loro funzionamento bi-fuel benzina GPL e in alcune applicazioni anche a solo GPL.

Le emissioni dei motori nautici, infatti, tendono ad essere concentrate in aree specifiche quali porti (sia costieri che ricreativi), laghi e fiumi, causando elevati livelli localizzati di inquinanti quali CO, HC e NOx.

Grazie a programmi specifici  per la loro riduzione, in particolare contenendo le emissioni allo scarico dei motori fuoribordo a benzina, si avrebbe a disposizione uno strumento importante per raggiungere l’obiettivo di salvaguardia delle acque come richiesto anche dalle norme Comunitarie.

La maggior parte dei motori fuoribordo bi-fuel che viaggiano con i sistemi prodotti dall’azienda modenese navigano in Paesi del Sud America, dove grazie alla collaborazione con aziende locali del settore nautico sono stati portati avanti sviluppi tecnici e conversioni su motori da 40 fino a oltre 200 HP di potenza.

Come funziona il sistema bi-fuel GPL

Il sistema, che deriva tecnicamente dal settore automobilistico,  preleva il GPL in fase liquida dal serbatoio (o dai serbatoi, se è presente più di uno) e lo trasforma in gassoso grazie a un riduttore di pressione modificato per uso nautico. Il gas in fase gassosa viene inviato al motore e iniettato cilindro per cilindro per mezzo di iniettori controllati da una centralina elettronica che gestisce tutto il sistema gas dialogando con l’elettronica originale del motore. La centralina, visto il tipo di impiego, è completamente sigillata/resinata per evitare possibili infiltrazioni di acqua sui componenti elettronici.

Perché in questi Paesi si decide di trasformare un motore fuoribordo a benzina per ottenere il funzionamento bi-fuel benzina a GPL o anche a solo GPL?

Le motivazioni sono ecologiche o economiche in base al tipo di utilizzo delle imbarcazioni.

“L’aspetto ‘ecologico’ – spiegano i tecnici Ricerca e sviluppo di Autogas Italia – è primario e riveste importanza in tutti i motori trasformati, ma con particolare e specifico impiego nei grandi allevamenti di pesca, dove per lo spostamento tra le vasche di allevamento l’utilizzo di imbarcazioni con motori alimentati a GPL contribuisce al mantenimento di acque pulite per un pescato di maggior pregio e qualità, anche se non è trascurabile la salvaguardia delle acque costiere o lagunari. L’aspetto economico è maggiormente considerato, anzi diventa preponderante, da chi utilizza i natanti per trasporti giornalieri o a lunga percorrenza di persone o di cose, visto l’elevato consumo di combustibile per ogni ora di viaggio.”

Dalle prove che diversi istituti hanno condotto negli anni sulla riduzione delle emissioni inquinanti nel funzionamento a GPL di motori fuoribordo, risulta una sensibile riduzione degli inquinanti più dannosi, quali CO, HC e NOx con contestuale miglioramento della qualità delle acque.
Autogas Italia ha progettato e implementato nuovi sistemi ad iniezione che permettono ai motori bi-fuel di mantenere le medesime prestazioni durante il funzionamento a gas e al contempo una significativa riduzione delle emissioni inquinanti a tutto beneficio delle acque.

Quale è la situazione in Italia per questo tipo di trasformazioni?

“L’Italia ha un territorio con oltre 7.500 km di coste marine e oltre 10 laghi navigabili, dove sono presenti sia imbarcazioni da diporto che da lavoro – sottolineano alla Autogas Italia – ma il tema della riduzione delle emissioni inquinanti in acqua non sembra riscontrare particolare interesse, se non a parole, da parte delle istituzioni siano esse nazionali o regionali. Esiste già una normativa Europea che regolamenta queste trasformazioni, ma risulta assai complesso, in Italia, comprendere quale possa essere il corretto percorso per poter convertire a bi fuel motori fuoribordo già naviganti, senza tralasciare l’aspetto rifornimento.”

“Attualmente le acque Italiane sono ‘navigate’ da alcune decine di imbarcazioni con doppia alimentazione bi-fuel GPL benzina (alcune delle quali omologate direttamente dal costruttore del natante), ma il loro sviluppo su scala più vasta potrebbe essere un importante aiuto all’economia Italiana ( il comparto delle aziende Italiane del settore continua ad essere leader mondiale) con l’obiettivo di aiutare il nostro Paese ad essere un importante player nel concetto di green economy promosso dalla Comunità Europea”.

“Autogas Italia continua sviluppo e ricerca per questa tipologia di trasformazioni implementando nuovi prodotti che ad oggi saranno ancora destinati prevalentemente all’export, ma si augura di vedere presto navigare anche in acque italiane numerose imbarcazioni con motori alimentati a GPL che potrebbero contribuire concretamente ad un ambiente più green lungo laghi e mari, senza trascurare lo sviluppo economico e occupazionale che questo può portare.”

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Ateca Cupra: 400 CV a metano https://www.ecomotori.net/news/ateca-cupra-400-cv-a-metano/ Tue, 03 Nov 2020 07:58:52 +0000 https://www.ecomotori.net/?p=18478 Ecomotive Solutions e Autogas Italia, gruppo Holdim, presentano un prototipo che può essere definito il SUV a gas naturale più potente del mercato. Si tratta di una Cupra Ateca Limited Edition 2.0 TSI 4Drive DSG che è stata convertita per la doppia alimentazione benzina – CNG (gas naturale compresso) con un intervento in aftermarket.

La vettura, messa a disposizione da Snam4Mobility, la società del gruppo Snam che si occupa di mobilità sostenibile, nasce di serie con una potenza di 300 cavalli, ma con opportune modifiche al motore è stato possibile arrivare alla formidabile soglia dei 400 CV, abbinando performance e benefici ambientali.

“Si tratta di un intervento in pieno stile racing dal punto di vista meccanico ed elettronico – spiegano i tecnici di Ecomotive Solutions e Autogas Italia – volto a sfruttare al massimo le potenzialità del gas naturale ed esaltarlo come combustibile primario, non da ‘comprimario’ o in parallelo ad altre alimentazioni, ma come vero e proprio attore protagonista.”

Una pratica già portata avanti da Volkswagen con la sua gamma di vetture di punta (come la A5 Sportback g-tron) ma mai spinta fino a questi livelli.

“Una sfida unica nel suo genere, impegnativa per il complesso aftermarket di oggi – proseguono – che prevede uno sviluppo, conoscenze e componentistiche applicate di livello automotive OEM, ma di caratteristiche ‘hypercar’, pochissimi pezzi, elevate prestazioni, sfruttando al 100% quello che il motore può esprimere, senza comprometterne durabilità e affidabilità.”

Convinta dalla bontà delle conversioni a gas naturale effettuate su una serie di vetture aziendali, come una flotta di Alfa Romeo Stelvio, che hanno mantenuto inalterate le prestazioni rispetto all’originale a benzina, Snam ha affidato a Ecomotive Solutions e Autogas Italia una Cupra Ateca, con l’obiettivo sfidante di sviluppare un prototipo dalle elevate prestazioni che fosse in grado di dimostrare che i vantaggi ambientali del metano non comportano alcuna rinuncia.

Il progetto risulta essere ancora più evoluto e moderno rispetto a quello che nel 1994 vide protagonista, sempre su impulso di Snam, una Bugatti EB110 GT: durante le prove ufficiali di omologazione nella versione a gas naturale compresso sul circuito di Nardò raggiunse la velocità di 344,7 km/h, record assoluto mondiale per vetture di serie omologate per l’uso stradale.

L’intervento sull’Ateca è stato tra l’altro ancora più difficile rispetto a quello che ha coinvolto la Bugatti, per la maggior complessità dei moderni sistemi di gestione dell’autoveicolo.

Il risultato ottenuto nelle sale prova è di 400 CV motore a 6440 giri e una coppia di oltre 510 Nm. Queste prestazioni rendono la vettura incredibilmente veloce nell’accelerazione, con valori di consumo e costi di esercizio paragonabili a una comune city car.

La vettura in fase di prova ha già subito stress test di oltre 1000 chilometri senza far rilevare alcuna imperfezione.

La Cupra Ateca Limited Edition 2.0 trasformata a metano è stata esposta per la prima volta nell’ambito della manifestazione fieristica Oil&nonoil, che si è svolta a Verona dal 21 al 23 ottobre, presso lo stand di Snam4Mobility.

Il prototipo rientra nella filosofia del gruppo Holdim volta a portare sempre nuovi contributi alla mobilità sostenibile. Sono infatti recenti l’omologazione Euro 6D-TEMP per la conversione a gas dei veicoli diesel e quella del sistema di doppia alimentazione hybrid/benzina + CNG per la conversione a metano dei veicoli ibridi.

Allestimento vano motore

Il Kit di conversione gas naturale, con appropriato dispositivo elettronico, gestisce completamente la centralina motore di primo equipaggiamento e permette quindi di incrementare la potenza senza mettere in discussione la già ottima guidabilità di serie.

La commutazione da un carburante all’altro può essere gestita autonomamente dal sistema elettronico oppure manualmente dal conducente tramite un selettore posto sul cruscotto e dal quale è possibile avere l’informazione del livello di metano presente nei serbatoi.

Presa di carica rifornimento

La presa di carica per rifornire il metano ai serbatoi è collocata all’interno del vano che ospita già il bocchettone per il rifornimento della benzina.

Serbatoi

Sulla vettura sono stati installati tre serbatoi leggeri da 30 lt cad. (diametro 229), collocati sul piano di carico e ricoperti con pianale, per avere a disposizione un vano libero da sporgenze e mantenere un volume di carico con variazioni contenute rispetto al volume originale.

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Il Dual Fuel Diesel GPL debutta nelle corse https://www.ecomotori.net/news/il-dual-fuel-diesel-gpl-debutta-nelle-corse/ Wed, 28 Oct 2020 10:03:41 +0000 https://www.ecomotori.net/?p=18455 Si sono svolte il 24 e il 25 ottobre, con il 1° Valtellina EcoGreen, le ultime due gare della terza edizione del Green Endurance, il Campionato Italiano Energy Saving organizzato da Aci Sport riservato agli autoveicoli ecologici alimentati con energie alternative e rinnovabili: elettrici, ibridi, a biometano, metano e GPL.

La manifestazione sportiva, che come spesso accade in ambito motorsport ha anche una speciale vocazione di laboratorio per la sperimentazione di nuove soluzioni e tecnologie per la mobilità, ha visto il debutto in gara di una vettura dual fuel Diesel GPL: si tratta di una Fiat Tipo 1.6 Multijet 120 HP S&S Lounge trasformata a gas in after market da Autogas Italia, azienda del Gruppo Holdim specializzata nella produzione di sistemi per la conversione di autoveicoli a GPL e metano.

La vettura ha gareggiato per l’Ecomotori Racing Team in partnership con BMG Motor Events con l’obiettivo di promuovere il GPL anche nel motorsport.

“La partecipazione alla prima edizione del Valtellina Eco Green di una nostra vettura aziendale con sistema diesel GPL – ha dichiarato l’amministratore Valter Madreperla – ha aperto ad Autogas Italia una nuova finestra sul segmento motorsport che sicuramente ci vedrà ancora protagonisti con nuove iniziative”.

“Portare al debutto in una competizione una nuova tecnologia – ha dichiarato il pilota Gianpiero Quassolo – è un privilegio che accade poche volte. Avevo già sentito parlare di impianti dual fuel sui motori a gasolio ma non avrei mai immaginato che la tecnologia fosse tanto matura. Durante il funzionamento in dual fuel l’auto è addirittura più regolare e pronta e la guidabilità ne guadagna tantissimo.”

La trasformazione a GPL e la centralina “intelligente”

Per la conversione a GPL sono stati utilizzati il riduttore di pressione Autogas Italia RPG 09, la centralina elettronica DGID Light32, gli iniettori Autogas Italia singoli e il serbatoio toroidale Tugra Makina, che è stato posizionato nel vano alloggiamento ruota di scorta.
Il commutatore posizionato sul cruscotto della vettura permette di selezionare il tipo di alimentazione (Diesel o Dual), mentre la centralina, oltre al compito di gestire i componenti elettromeccanici del sistema, gestisce la riduzione di gasolio e la relativa sostituzione energetica con l’adeguata quantità di GPL gassoso. Per ottenere la miglior riduzione possibile la centralina è in grado di attuare diverse strategie che possono coinvolgere i potenziometri acceleratore, il sensore carburante originale, il sensore portata aria al motore e il controllo della velocità del turbo, sia singolarmente che in contemporanea.

Consumi di gasolio ridotti del 40%, incrementata la potenza massima del 5%

Implementando tutte le strategie che la centralina consente, Autogas Italia è arrivata ad ottenere sul motore Fiat 1.6 Multijet 120 HP una riduzione media del gasolio del 40% mantenendo invariate le temperature allo scarico e nel sistema dei catalizzatori. La guidabilità è migliorata in coppia motore con un incremento di potenza massima del 5% rispetto all’originale.

“Questo tipo di centralina – sottolineano i tecnici di Autogas Italia – permette una riduzione di gasolio anche quando il motore gira al minimo, condizione molto importante durante la circolazione in ambito urbano, dove viene richiesta in modo sempre più stringente la riduzione delle polveri sottili e della CO2.”

Al Green Endurance ha debuttato anche il biometano

La vocazione all’innovazione della manifestazione ha percorso tutta la sua storia, in particolare con l’esordio in gara, nel 2019, del biometano, carburante in tutto e per tutto identico al gas naturale ma al 100% rinnovabile, ottenuto attraverso un processo di raffinazione del biogas.
Il biometano ha rifornito le auto a doppia alimentazione in gara anche nel 2020 al 1° Green Prix Città di Merate del 10-11 ottobre grazie all’introduzione di un’altra novità assoluta: l’unità mobile di rifornimento di biometano voluta da Snam4Mobility. Il dispositivo è stato testato alla presenza del Vice Presidente della Commissione Energie Alternative della FIA Raffaele Pelillo, in vista di ulteriori applicazioni nel motorsport green. In particolare, il sistema potrebbe essere utilizzato per alimentare i generatori di corrente, come quelli che riforniscono le auto elettriche durante le competizioni, con energia pulita e rinnovabile.

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