Gpl, a Como non c’è un distributore

21/02/2009 - Nicola Ventura

    «Che la città di Como non abbia nemmeno un distributore di Gpl, mi sorprende. È assurdo invece che in tutta la provincia non vi sia una stazione attrezzata per il rifornimento di metano».

    Mauro Tedeschini e il paradosso lariano: secondo il direttore di “Quattroruote”, in un momento in cui gli automobilisti si stanno spostando verso le vetture a gas (metano e Gpl) è prioritario potenziare la rete di servizio. «In autostrada ormai su due distributori uno è attrezzato per il Gpl – aggiunge – e anche sulla rete stradale la diffusione di questi impianti è abbastanza capillare. Il fatto che Como, da questo punto di vista, sia deficitaria, mi sorprende. Anche perché, grazie agli incentivi, nel 2009 il numero delle auto a gas crescerà vistosamente, e questa carenza potrebbe creare forti disagi agli automobilisti».

    Tedeschini spiega i motivi che, al di là degli incentivi statali, hanno portato molta gente a comprare un’auto a gas. «Ha influito parecchio l’aumento del prezzo del petrolio dell’anno scorso, ma c’entrano anche le tematiche ambientali. Con le auto a gas si risolvono i problemi di Ecopass e blocchi del traffico.

    C’è, poi, un innegabile discorso di convenienza. Tutto ciò ha portato le vendite delle auto a gas oltre le aspettative: tutte le case costruttrici hanno in listino una gamma Gpl, e le trasformazioni a gas delle auto usate continuano ad aumentare». Perché il Gpl è conveniente’ «Il successo di questo gas – sottolinea il direttore di “Quattroruote” – è legato al fatto che viene tassato con un’accisa più bassa rispetto alla benzina o al gasolio, leggermente più alta solo rispetto al metano. Dal punto di vista ecologico, invece, rispetto ai carburanti tradizionali non azzera le emissioni. Il vantaggio sul fronte ambientale non è enorme, anche perché il Gpl è uno scarto della lavorazione del petrolio». Diverso, invece, è il discorso del metano, che secondo Tedeschini rappresenta «una valida alternativa, poiché è un gas naturale che, rispetto al petrolio e ai suoi derivati, ha emissioni molto più contenute». A breve nascerà un distributore a Bulgarograsso, ma per ora in provincia di Como non esiste nemmeno una stazione di servizio attrezzata per il metano. «Singolare, senza dubbio – conclude Tedeschini – mi pare veramente un’assurdità. Aprire un distributore a metano non è semplice, richiede una serie di passaggi burocratici complessi. Ma quando ci sono i clienti, anche la distribuzione del prodotto deve essere adeguata».

    Fonte: http://www.corrieredicomo.it