Metano in Autostrada: anche il Piemonte firma l’accordo

13/04/2013 - Nicola Ventura

    L’assessore al Commercio della Regione Piemonte, Agostino Ghiglia, ha firmato questa mattina laccordo per lo sviluppo della rete di distribuzione metano per autotrazione sulla rete autostradale, che prevede limplementazione dei punti di erogazione ed individua le aree di servizio per linstallazione.

    Il Piemonte è la prima Regione a sottoscrivere formalmente laccordo, che vede coinvolte anche l’Emilia-Romagna, la Liguria e la Lombardia, con AISCAT (Associazione Italiana Società Concessionarie Autostrade e Trafori), Unione Petrolifera e Legambiente.

    L’obiettivo è quello di promuovere politiche integrate di sviluppo dellofferta di carburanti eco-compatibili in ottica di salvaguardia ambientale e di costante miglioramento della qualità dellaria, con particolare attenzione al contrasto dellinquinamento da polveri sottili.

    Sul territorio delle regioni interessate insiste un elevato volume di traffico di attraversamento ed il progressivo aumento degli automezzi alimentati a metano ha reso opportuno implementarne la rete distributiva lungo le tratte autostradali, che attualmente possono contare su 30 aree di servizio metanizzate su 460. In Piemonte gli impianti a metano sono 76 su un totale di 1400.

    Le Regioni interessate hanno individuato una serie di standard di miglioramento del servizio e hanno indicato le aree di servizio idonee ad implementare le colonnine di carburante con quelle del metano (l’elenco nel documento allegato). I criteri adottati prevedono una distanza del punto di distribuzione dal metanodotto inferiore al chilometro, una pressione del tubo del metanodotto tra i 5 e i 24 bar ed una distanza tra stazioni di circa 150 chilometri.

    L’accordo che la Regione Piemonte sottoscrive oggi – ha dichiarato lassessore Ghiglia – è frutto di unanalisi condotta insieme ai vari portatori di interesse e risponde allesigenza condivisa da tutte le Regioni coinvolte di considerare la mobilità verde come obiettivo primario a cui le amministrazioni devono tendere, proprio perché in grado di assicurare benefici in termini di risparmio energetico e di riduzione delle emissioni nocive per l’ambiente e la salute.

    In tal senso si è resa necessaria l’implementazione della rete di distribuzione per predisporre un’offerta capillare in grado di soddisfare pienamente la domanda crescente da parte dellutenza – spiega Ghiglia – E ovvio come le azioni da mettere in campo siano molteplici e non riguardino solo lo sviluppo della rete distributiva, ma anche, ad esempio, le criticità legate al trasporto del gas, che potrebbero essere ridotte ricorrendo anche al metano liquido, esperienza che il Piemonte ha già promosso ed avviato.