Lombardia: 30 nuovi distributori di metano entro il 2012

09/02/2010 - Nicola Ventura

    Trenta nuovi impianti per l’erogazione di metano per auto saranno realizzati entro il 2012 sulle reti autostradale e stradale lombarde. E’ questo l’obiettivo del protocollo d’intesa che il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, ha firmato con il direttore generale Refining & Marketing di Eni,

    Angelo Caridi, in occasione dell’inaugurazione di un impianto per l’erogazione di miscela metano-idrogeno sulla tangenziale Ovest, in località Assago.

    “E’ il primo impianto del genere in Italia – ha detto oggi il presidente Formigoni, prima di sottoscrivere l’intesa con Eni – finanziato con un bando regionale di 2 milioni e 100 mila euro”. Il progetto prevede l’apertura di una seconda stazione di servizio simile, in fase di realizzazione a Monza, e la messa in strada di una flotta regionale di 20 Fiat Panda bifuel, metano/benzina (presentate oggi nel corso dell’inaugurazione), in grado di funzionare con la miscela metano-idrogeno.

    Le Panda così alimentate, in dotazione in via sperimentale alle direzioni generali di Regione Lombardia, consentono di ridurre le emissioni allo scarico di CO2 di circa l’11% rispetto al metano e del 34% rispetto all’alimentazione a benzina. “Un progetto – ha proseguito Formigoni – nato dalla collaborazione con le imprese partner – Sapio, capofila dell’iniziativa e tra i leader della tecnologia a idrogeno, Eni, il gruppo Fiat con il centro ricerche e Fast, la Federazione italiana delle associazioni scientifiche e tecniche”. Con l’obiettivo, come ha ricordato il direttore generale di Eni, Caridi, di “potenziare la logistica, l’infrastruttura di servizio”, in una fase di grande crescita, molto sensibile nel 2009, dei veicoli a combustione pulita.

    “C’era il problema dell’uovo e della gallina – cioè come realizzare distributori se non ci sono auto a metano, ovvero come diffondere il metano da autotrazione se mancano i distributori. Così abbiamo applicato il metodo lombardo, e abbiamo fatto insieme l’uovo e la gallina: nuovi impianti di distribuzione e incentivi per l’auto a metano. Con lo scopo di continuare a migliorare la qualità dell’aria. Continueremo a farlo potenziando gli impianti – tutte le nuove autostrade, Brebemi, Pedemontana, Tem, Broni-Mortara – avranno obbligatoriamente aree di servizio con la colonnina del metano – e incentivando economicamente l’acquisto di vetture a basso impatto”.

    Formigoni ha ricordato le misure economiche decise per una politica ambientale sempre più ampia, confluite in una legge regionale di grande spessore e ambizione, la prima in Italia esplicitamente sull’aria; i 104 milioni di euro stanziati per favorire l’adozione di mezzi e tecnologie “pulite” (in particolare, con il bando auto sono stati destinati oltre 35 milioni di euro, mentre è previsto un ulteriore rifinanziamento di 30 milioni, di cui 10 da destinare all’acquisto di auto a basso impatto).

    “Azioni frutto anche di un grande lavoro di squadra – ha aggiunto Formigoni – iniziato nel 2000 quando coinvolgemmo un buon numero di case del settore automotive per scommettere sui motori puliti”. Sul tema della qualità dell’aria, tuttavia, Formigoni ha rilevato che “è in atto una campagna allarmistica che non ha ragion d’essere”. “Giustamente – ha detto oggi il presidente – le famiglie sono preoccupate, ma dobbiamo pur renderci conto che oggi respiriamo un’aria assai migliore di ieri. Gli inquinanti sono in discesa: tra il 2005 e oggi il numero dei giorni di superamento della soglia critica è in costante diminuzione, la quantità complessiva degli inquinanti è in contrazione”.

    “C’è chi diffonde informazioni false, e lo fa senza pubblicare i dati reali. Stiamo scalando una montagna – ha concluso Formigoni, sottolineando gli sforzi congiunti con gli operatori e l’incentivazione a imprese e privati – mentre qualche anno fa eravamo nel fondovalle, che ora cominciamo a guardare dall’alto”.

    IL PROTOCOLLO.

    L’intesa siglata oggi costituisce un significativo passo avanti verso la metanizzazione della rete viabilistica lombarda, soprattutto autostradale, e si inserisce nel programma di ammodernamento della rete di distribuzione dei carburanti, lanciato dalla Giunta regionale e approvato l’anno scorso dal Consiglio, che fissa, tra l’altro, il numero minimo di impianti di rifornimento di metano per autotrazione da realizzare (entro il 2012, appunto) in rapporto alla popolazione: 1 impianto ogni 45 mila abitanti sulla rete ordinaria e 1 impianto ogni 30 km sulla rete autostradale. La normativa vigente prevede che fino al raggiungimento di questo obiettivo ogni nuovo impianto di distribuzione di carburanti debba prevedere una colonnina per il metano. Già nel settembre 2006 Regione Lombardia aveva siglato un accordo per il potenziamento della rete di distribuzione del metano con le compagnie petrolifere. Da quella data, la rete di distribuzione di Eni ha contribuito a raggiungere l’obiettivo realizzando 7 impianti, di cui 2 sulla rete autostradale; attualmente sono 10 i punti vendita di metano per auto della compagnia sul territorio lombardo.

    SCHEDA.

    La miscela idrogeno-metano offre molti vantaggi; la parte idrogeno contribuisce ad un’accensione più pronta della miscela e alla combustione completa, mantenendo l’autonomia della vettura quasi inalterata rispetto all’uso del metano puro e riducendo ulteriormente il già limitato contenuto di carbonio del metano. Il risultato finale è un netto miglioramento delle emissioni di CO2 e degli inquinanti tipici della combustione di idrocarburi. Grazie al progetto Idrometano nato dall’intesa della Regione Lombardia con Eni, sara’ possibile verificare l’ammontare esatto del contributo ambientale che la tecnologia potrà dare, in particolar modo nel contesto urbano. I test condotti in laboratorio sono promettenti e se verranno confermati dai risultati su strada apriranno un percorso verso la mobilità ad idrogeno facendo leva sulla tecnologia centenaria del motore a combustione interna. Dal 2007 a oggi Regione Lombardia, oltre ad attivare le proprie leve normative e di affiancamento agli Operatori del settore, ha messo a disposizione 6 milioni di euro per l’apertura di 27 nuovi impianti. In questo modo il numero degli impianti di distribuzione per auto di metano è aumentato da 26 nel 2001 agli attuali 86.